Nella sala Mappamondo di palazzo Montecitorio si è tenuta ieri l’assemblea di Carnevalia, l’associazione che riunisce i Carnevali storici italiani, occasione in cui si è discusso del nuovo Fondo nazionale destinato alla valorizzazione di queste manifestazioni tradizionali. Tra i rappresentanti dei Carnevali storici presenti all’incontro, anche la delegazione del Carnevale di Acireale, rappresentata dall’assessore alla Cultura e al Turismo, Enzo Di Mauro, e dal direttore del circuito “Il più bel Carnevale di Sicilia”, Giulio Vasta.
L’assessore Di Mauro ha sottolineato il valore identitario e culturale del Carnevale acese, che da secoli rappresenta una parte fondamentale del patrimonio immateriale della città. “E’ stata un’esperienza significativa”, ha dichiarato Di Mauro. “È vero che il nostro Carnevale fa parte del nostro patrimonio immateriale, perché porta con sé la storia della nostra città ed è allo stesso tempo fattore di sviluppo culturale e turistico”.
Durante l’assemblea è emerso un consenso unanime sull’importanza di queste manifestazioni come elementi non solo di tradizione, ma anche di sviluppo economico e turistico. In particolare, si è discusso dell’indotto economico che i grandi Carnevali storici generano nelle rispettive regioni e sul territorio nazionale. Di Mauro ha inoltre evidenziato l’impegno di Acireale nel promuovere la “destagionalizzazione che viene osservata a livello nazionale” delle attività carnevalesche, una strategia che punta a prolungare l’interesse turistico anche oltre il periodo carnevalesco, contribuendo così ad attrarre visitatori tutto l’anno.
Uno dei punti centrali dell’incontro è stato l’intervento dell’onorevole Federico Mollicone, presidente della Commissione cultura, che ha illustrato le misure che il governo intende adottare per sostenere i Carnevali storici. In particolare, Mollicone ha confermato lo stanziamento di 3 milioni di euro a sostegno delle manifestazioni e ha anticipato la possibilità di inserire in legge di bilancio un fondo annuale di 1,5 milioni di euro, con la prospettiva di un emendamento che potrebbe portare l’importo complessivo a 2,5 milioni di euro. Questi fondi mirano a garantire il sostegno strutturale e duraturo ai Carnevali storici, che potranno così pianificare iniziative e progetti con maggiore sicurezza economica.
Tra i grandi Carnevali storici spicca anche quello di Sciacca. Tuttavia, ieri nessuna rappresentanza del Comune di Sciacca era presente alla riunione di Carnevalia. Secondo quanto confermato dall’assessore Francesco Dimino, il Comune non è stato invitato all’incontro. La mancanza di un invito ha impedito a Sciacca di partecipare al confronto nazionale e di contribuire alla discussione sul Fondo per i Carnevali storici, una risorsa potenzialmente importante per la promozione culturale e turistica della città.