Lo fa con eleganza, ma la ricostruzione di quanto accaduto effettuata da Salvatore Mannino in un’intervista a Risoluto.it è devastante per il sindaco, Fabio Termine, e per il Partito democratico. Il primo perchè non gli aveva mai parlato di un mandato assessoriale con una data di scadenza, i dem perchè dopo avere proposto Mannino come candidato sindaco civico e poi siglato l’accordo con Termine non hanno mosso un dito per mantenerlo in giunta e ancora oggi non hanno comunicato al sindaco chi sostituirà l’assessore Certa che si è dimesso da più di un mese.
Cronache di una politica cittadina che allontana i professionisti e questo ha riguardato, negli ultimi anni, sia giunte di centrodestra che di centrosinistra.
Mannino non ha tessera di partito, ma nell’intervista a Risoluto.it ricorda di “avere votato Pd alle regionali e alle europee. Il centrosinistra – aggiunge – è la mia aree politica”.
“Avevo fatto un passo indietro quando il Partito democratico mi ha candidato a sindaco – dice Mannino perchè il mio sogno era di riunire tutto il centrosinistra. Non avrei accettato, se avessi saputo, alcun tipo di accordo, perchè non riscaldavo le poltrone di nessuno”.
“Quando sono stato designato a sindaco – continua Mannino – avevo il ruolo di civico e il mio ruolo non ho voluto cambiarlo intanto per coerenza con il sindaco che mi aveva nominato come civico. Ho voluto mantenere questo patto con il sindaco e per non compromettere equilibri nella giunta. La mia area, però, è il centrosinistra”.
Mannino ringrazia la città “che ho servito con amore e con spirito di servizio con tante persone che ho sentito vicine – aggiunge – e questa è la cosa più importante”.
L’ex assessore conclude: “La politica la fanno le persone ed io avrei agito diversamente. C’è il rischio che la gente si allontani se la politica vede le persone come pedine”.