Istigazione al suicidio e’ questa l’ipotesi di reato a carico di una coppia di fidanzati di Palermo, lei minorenne e lui maggiorenne.
Tra dicembre e marzo scorsi la coppia avrebbe ricattato il padre di lei, come si evince dai messaggi sul cellulare che i due si scambiavano per programmare le mosse da compiere.
Quando chiedevano il denaro al genitore che si e’ poi impiccato in casa, G.M. di 48 anni, minacciavano che la ragazza subisse violenze o che il padre venisse screditato come genitore. La giovane gli avrebbe detto che se non fossero arrivati i soldi lei non sarebbe più andata a scuola, causando l’intervento dei servizi sociali.
“Ti prendiamo a legnate”, oppure “Ti spariamo”: i due gli scrivevano. E ancora, minacciavano di accusarlo di violenza sessuale e di farlo arrestare. La giovane, inoltre, avrebbe detto al genitore di essere incinta e che si sarebbe uccisa se non avesse ricevuto un sostegno economico dal padre.
Adesso il ragazzo e’ in cella nel carcere minorile Malaspina di Palermo, lei in una comunità a Catania. L’udienza preliminare si terrà il 26 marzo.