Da ieri e’ possibile fare un’esperienza sensoriale immersiva dell’evoluzione dell’Universo, dalla sua nascita 13,8 miliardi di anni fa fino ai nostri giorni. Si chiama “Creatura. Il respiro dell’Universo”, l’opera performativa dove musica, parole, immagini e azioni si intrecciano alla quale e’ possibile assistere al Planetario di Palermo nel cuore di Villa Filippina.
ogni sabato e domenica sia mattina – ore 11:30/12:30 – che pomeriggio – ore 17:00/18:00/19:00 – e dal 24 gennaio, anche ogni venerdì pomeriggio – ore 18:00/19:00.
Per la realizzazione dell’opera sono stati coinvolti diversi attori istituzionali: dalla location che lo ospita, il Planetario al Parco Villa Filippina, diretto dal divulgatore scientifico e direttore di produzione del progetto, Marcello Barrale, all’Università degli studi di Palermo, con il professore Giuseppe Raso, passando per il Conservatorio Alessandro Scarlatti, con il compositore e pianista Accursio Antonio Cortese, il tutto con il patrocinio dell’Università degli studi di Palermo, del Comune di Palermo e dell’Assessorato della Pubblica istruzione.
Attraverso sei movimenti, il regista Giuseppe Raso dà vita ad uno spettacolo che fonde perfettamente le immagini proiettate in un video fulldome con le musiche, magistralmente curate da Accursio Antonio Cortese che riesce a portare il suono dove non c’è: nello spazio cosmico.
Il racconto si arricchisce delle note del violoncellista Nicola Lipari, delle performance di Angelo Misseri e Noemi Trapani i cui movimenti scenici sono abilmente orchestrati da Giovanni Raso, con le voci narranti di Alfonso Veneroso, Claudio Ambrosetti, Giovanni Raso, Vittoria Ciancimino, Luisa Raso, Paola Caracappa, in un racconto che rivela come testi sacri di religioni diverse come la Bibbia, il Rigveda, il Tao Te Ching descrivano la nascita dell’Universo perfettamente in linea con le più moderne teorie cosmologiche.