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Comune di Sciacca

Sciacca, le strutture turistiche chiedono trasparenza sulla tassa di soggiorno

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L’associazione Strutture Turistiche Sciacca Centro interviene in merito alla recente mozione di indirizzo approvata all’unanimità dal consiglio comunale che prevede l’utilizzo di parte dei proventi derivanti dalla tassa di soggiorno come contributo per le associazioni sportive in trasferta. Oggi, attraverso una nota stampa, l’associazione ha espresso le proprie perplessità e ha richiamato l’attenzione sul corretto utilizzo di questa imposta.

L’associazione ricorda che la tassa di soggiorno è un “tributo comunale di scopo” istituito dalla riforma fiscale del 2009, che consente agli enti locali di usufruire di risorse economiche provenienti dal settore turistico. In base al decreto legislativo, il gettito derivante da questa imposta deve essere destinato esclusivamente a finanziare interventi in ambito turistico. Tra le finalità specifiche rientrano il sostegno alle strutture ricettive, la manutenzione, la fruizione e il recupero dei beni culturali e ambientali locali, oltre al miglioramento dei servizi pubblici finalizzati ad arricchire l’esperienza dei visitatori.

Un altro aspetto evidenziato riguarda il meccanismo di riscossione della tassa, che coinvolge direttamente le strutture ricettive del Comune, siano esse alberghiere o extra-alberghiere. Questi operatori, infatti, agiscono come agenti contabili, riscuotendo l’imposta dai turisti che alloggiano presso le loro strutture. Questo ruolo comporta obblighi tributari e il rischio di sanzioni amministrative e segnalazioni alla Corte dei Conti in caso di errori o inadempienze.

L’associazione sottolinea che, nonostante il contributo economico significativo derivante dalla tassa di soggiorno – che attualmente ammonta a circa un milione di euro per il Comune – le strutture ricettive non sono rappresentate nel tavolo tecnico previsto dal regolamento sull’imposta di soggiorno. Tale organo, che dovrebbe riunirsi almeno una volta l’anno, ha il compito di monitorare il gettito e di definire l’impiego delle somme raccolte. L’assenza di un rappresentante della categoria, secondo l’associazione, priva gli operatori di un’opportunità di fornire suggerimenti e pareri sulle decisioni che riguardano direttamente il loro settore.

Nel comunicato, l’associazione chiede che le risorse generate dalla tassa di soggiorno siano utilizzate esclusivamente per finalità connesse al turismo, come previsto dalla normativa. Tra le priorità indicate vi sono la promozione della città, l’arredo urbano, la cura del verde pubblico e il miglioramento dei servizi dedicati ai visitatori. Inoltre, auspica che la stessa attenzione riservata ad altri settori destinatari delle risorse comunali venga finalmente rivolta al turismo, settore a cui questa tassa è specificatamente destinata.

Cristian Ruvanzeri
Cristian Ruvanzeri
Studia comunicazione, pubblicità e marketing all’Università di Palermo. Nel 2022 entra a far parte della redazione di Risoluto. Oltre a scrivere articoli, assume il ruolo di content creator. È iscritto all’Associazione Nazionale Social Media Manager.

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