Botta e risposta nel giro di 24 ore tra Giuseppe Milioti, segretario della DC a Sciacca e Alessandro Curreri, assessore ai Servizi a rete del Comune di Sciacca. L’oggetto dello scontro i problemi idrici cittadini dopo le ultime affermazioni da parte del Comune per bocca del neo amministratore per il ripristino dell’erogazione idrica a seguito delle riparazioni ai pozzi Carboj oggetto dell’ennesimo furto ai cavi di rame lo scorso due febbraio.
“Non credo sia cessata l’emergenza idrica – aveva scritto l’esponente della Dc in un comunicato appena ieri – In realtà sono stati ripristinati gli impianti fermi dopo l’ennesimo furto di rame.
Si può parlare di emergenza finita quando l’erogazione a Sciacca ritorni a giorni alterni e non ogni tre giorni. Il minimo sindacale era continuare a garantire il servizio sostitutivo di trasporto con autobotte. Inoltre, devo evidenziare che la crisi idrica e la necessità di ridurre al minimo le perdite stanno spingendo chi amministra in maniera maldestra ad accelerare gli interventi di riparazione delle tubature con dei ripristini spesso fatti frettolosamente, non a regola d’arte e che quindi causano più danni che benefici”.
“Non ho mai detto – ha replicato l’assessore – intanto, che la crisi idrica fosse finita. Ho solo detto che a seguito del ripristino del funzionamento dell’impianto Carboj si è chiusa la fase di emergenza provocata dal furto di cavi elettrici. E chiudendosi la fase di emergenza non vi erano più le condizioni per tenere un servizio di supporto all’ente gestore con un dispiegamento importante di uomini e mezzi per la fornitura in emergenza ai cittadini. Tutti i comuni sono in crisi, lo leggiamo dalla cronaca quotidiana. E solo nella nostra città si è messo su, per giorni, un apparato di forze di grande portata. Mi sembra ingiusto denigrare il lavoro di una ditta seria come quella di Giovanni Certa, o di un Rup come il dirigente comunale Salvatore Gioia. Si deve continuare, senza polemiche strumentali, dando sempre il massimo. Che la DC – conclude – allora, ci aiuti, collabori, mettendo a frutto le proprie conoscenze e i propri collegamenti virtuosi”.