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“Mafia dei pascoli a Santa Margherita”, un indagato in carcere e uno resta libero

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Ancora novità nell’inchiesta della Dda di Palermo nella Valle del Belice con indagati per estorsione e illecita concorrenza aggravata dal metodo mafioso. Riguardano i margheritesi Piero Guzzardo, di 46 anni, che è tornato in carcere, e Giovanni Campo, di 33, che resta libero perché il Tribunale della Libertà ha confermato una precedente decisione di annullamento dell’ordinanza del gip del Tribunale di Palermo.

La Cassazione aveva accolto il ricorso della procura della Repubblica di Palermo avverso l’annullamento delle misure e rinviato ad altra sezione del Riesame. Per Piero Guzzardo, difeso dagli avvocati Giuseppe Giambalvo e Giuseppe Oddo, adesso è stata confermata l’ordinanza, mentre per Giovanni Campo, difeso dall’avvocato Carmelo Carrara, il Riesame ha confermato la precedente decisione di annullamento della misura.

Un altro margheritese, Pasquale Ciaccio, di 59 anni, difeso dagli avvocati Carmelo Carrara e Antonino Augello, era già tornato in carcere. Altro indagato è Pietro Campo, di 72 anni, difeso dall’avvocato Carmelo Carrara, per il quale la Cassazione ha dichiarato il ricorso del pm inammissibile, mentre quello della difesa accolto in relazione al capo d’imputazione di concorrenza sleale aggravata dall’associazione mafiosa.

Le indagini sono state svolte dallo Sco, dalla Sisco di Palermo e dalle Squadre mobili di Agrigento e Palermo. Ipotizzano un pervasivo controllo e gestione illecita delle attività agro-pastorali sul territorio di Santa Margherita, Montevago e Sambuca di Sicilia. Il provvedimento riguardante Guzzardo è stato notificato dai carabinieri.

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