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Stagione irrigua a rischio, dipendenti del consorzio senza stipendio lasciano le auto a casa

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Monta la protesta tra i lavoratori del Consorzio di Bonifica 3 Agrigento, in stato di agitazione dal 6 marzo scorso a causa del mancato pagamento degli stipendi da gennaio 2025. Dopo ripetuti solleciti e richieste di incontro rimasti senza risposta, i dipendenti hanno annunciato che, a partire dal 31 marzo, non utilizzeranno più i propri mezzi di trasporto per svolgere le attività lavorative. La decisione, comunicata dalle segreterie territoriali di Flai Cgil, Fai Cisl e Filbi Uil, è conseguenza diretta della grave crisi finanziaria che ha colpito l’Ente, il quale si trova in difficoltà a causa di una controversia giudiziaria che lo ha visto soccombere. I sindacati denunciano che, nonostante l’Assessorato regionale dell’Agricoltura abbia predisposto la liquidazione del contributo regionale per i Consorzi di Bonifica della Sicilia, quello di Agrigento ne è stato escluso, aggravando la già critica situazione economica.

I lavoratori del Consorzio hanno sempre messo a disposizione dell’Ente i propri mezzi per garantire lo svolgimento delle attività, come previsto dal Contratto collettivo cazionale di lavoro. Tuttavia, l’assenza di retribuzione per tre mesi consecutivi li ha messi nella condizione di non poter più sostenere economicamente tale onere.

“Considerata la grave situazione economica in cui versano i medesimi dipendenti a tempo indeterminato a causa del mancato pagamento delle mensilità di gennaio, febbraio e marzo 2025, comunicano di non poter più sostenere economicamente quanto sopra descritto e che, a far data dal 31 marzo 2025, non utilizzeranno per l’espletamento delle mansioni inerenti al posto occupato i mezzi di trasporto di proprietà”, si legge nella nota diffusa dai sindacati.

La sospensione dell’uso dei mezzi personali da parte dei lavoratori rischia di paralizzare l’attività dell’Ente, mettendo in pericolo l’imminente campagna irrigua e causando pesanti ripercussioni sull’intero comparto agricolo della provincia di Agrigento. Gli agricoltori, che dipendono dal Consorzio per l’approvvigionamento idrico, potrebbero trovarsi in una situazione di estrema difficoltà proprio all’inizio della stagione produttiva. Inoltre, i lavoratori denunciano anche la mancata adozione di adeguate misure di sicurezza sui luoghi di lavoro, un tema già affrontato in precedenti incontri con l’amministrazione, ma ancora irrisolto. La combinazione di stipendi non pagati e condizioni di lavoro insicure ha esasperato gli animi e aumentato la tensione tra i dipendenti, che non escludono ulteriori azioni di protesta, inclusa l’occupazione dell’Ente e il blocco dei servizi.

I sindacati hanno più volte sottolineato che la situazione potrebbe degenerare, dando vita a tensioni sociali e disordini pubblici. Per questo motivo, hanno richiesto un incontro urgente con il Prefetto di Agrigento, alla presenza del commissario straordinario e del direttore generale del Consorzio, per trovare soluzioni che tutelino sia i dipendenti sia gli agricoltori che dipendono dal servizio del Consorzio.

Cristian Ruvanzeri
Cristian Ruvanzeri
Studia Scienze della Comunicazione all’Università di Palermo. Nel 2022 entra a far parte della redazione di Risoluto.it.

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