Il pubblico ministero ha chiesto 8 anni e 8 mesi di carcere per Daniele Alba, di 35 anni, il meccanico di Cianciana che, il 23 maggio del 2024, accoltellò moglie e due figli. La richiesta del pm riguarda i maltrattamenti e la detenzione di un proiettile. Per tentato omicidio, sequestro di persona e resistenza a pubblico ufficiale chiesto il proscioglimento per l’incapacità dell’uomo di intendere e di volere al momento del fatto come accertato da una perizia psichiatrica disposta dal giudice.
Per Alba il pm ha chiesto anche 10 anni di Rems, residenza per l’esecuzione della misura di sicurezza, dopo il carcere.
Il giudice del Tribunale di Sciacca ha ammesso la costituzione di parte civile della moglie di Alba, con l’avvocato Carlo D’Angelo, e dell’associazione Gens Nova, che si occupa anche di violenza sulle donne, rappresentata dall’avvocato Mauro Tirmetta. Sulla costituzione di parte civile di Gens Nova si erano opposti sia il pm che la difesa dell’imputato.
Il 13 maggio discuteranno le parti civili e il 26 giugno i legali dell’imputato, gli avvocati Maurizio Gaudio e Luca Burgio. Sia la moglie che i figli di Alba dopo avere subito l’accoltellamento sono stati ricoverati in ospedale. Per i bambini il ricovero è stato più lungo. Alba si è arreso dopo alcune ore, convinto a consegnarsi da un militare del reparto operativo dei carabinieri di Agrigento, e da quel 23 maggio 2014 non ha mai lasciato il carcere.