Tantissimi ricorsi. Nelle scorse settimane ,il Tribunale del Riesame ha annullato 28 dei 63 arresti del blitz Montagna contro i clan mafiosi di Agrigento e provincia. Tutto ciò ha generato una frattura tra Direzione distrettuale antimafia e Tribunale del Riesame, ai ferri corti a Palermo.
Secondo i giudici del Riesame, c’è carenza di motivazione nell’ordinanza di custodia cautelare emessa dal giudice per le indagini preliminari e in alcuni casi, la bocciatura è dovuta al fatto che il Gip si sarebbe limitato a ripetere alcuni ampi passaggi della richiesta di arresto della Procura di Palermo. Così la Procura ha fatto ricorso in Cassazione contro la scarcerazione di massa di quelli che ritiene “pericolosi uomini di Cosa nostra”. Anche il Riesame, secondo i pm, avrebbe utilizzato il “copia e incolla” per le posizioni di altri elementi coinvolti nell’inchiesta. Un “copia e incolla” che ha portato al ritorno nei loro territori di origine di elementi pericolosi.
La Procura generale della Cassazione ha chiesto già chiarimenti sulla vicenda alla Procura generale palermitana.
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