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Comune di Sciacca

Rotazione dirigenti, E.Salomone rimossa da Biblioteca e Sportello antiviolenza: “Decisione punitiva”. Sindaco: “Non è vero”

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“Promoveatur ut amoveatur”. È questo, secondo l’ex assessore Salvatore Monte, il senso della sostanziale destituzione di Elina Salomone dagli incarichi di dirigente della Biblioteca comunale e dello Sportello antiviolenza, ufficio quest’ultimo in funzione da 7 anni presso la procura della Repubblica di Sciacca. Ufficio a suo tempo “battezzato” dall’allora capo dell’ufficio Vincenzo Pantaleo, che sin da subito riconobbe nella figura di Elina Salomone (psicologa) un ruolo di alta professionalità. Ambiti (Biblioteca e Sportello antiviolenza) che, oggi, sono stati “scorporati”, transitando la prima al settore Affari Generali, e il secondo al settore Affari sociali.

Elina Salomone assegnata adesso alla sola Pubblica istruzione, di competenza del terzo settore. Ma è un atto, quello deciso dalla giunta che, a giudizio di Monte (il primo a prendere pubblicamente posizione su Facebook sulla vicenda), è il più eloquente dei casi di un funzionario “promosso allo scopo di venire rimosso”.

La diretta interessata avrebbe già inviato una nota di rimostranze al sindaco, definendo “punitivo e ingiustificato” il provvedimento adottato nei suoi confronti. Ritiene, Elina Salomone, di avere sempre svolto correttamente il suo lavoro. Si può osservare che la sede storica della Biblioteca fu chiusa per decisione assunta sulla base di un verbale che rilevò presunte precarie condizioni di sicurezza. Ma a redigere quel verbale furono gli stessi tecnici comunali. Un tema, questo, da anni tema di dibattito cittadino.

Chiusura della biblioteca alla quale non è mai corrisposto in maniera completa l’atteso trasferimento presso l’ex Istituto Sant’Anna. Eppure da tempo la Salomone chiedeva che l’amministrazione prestasse attenzione specifica al rilancio della struttura, per la quale si spendono ancora oggi appena 500 euro l’anno. Richieste mai accolte.

Ma il sindaco a Risoluto.it smentisce che il provvedimento di rotazione delle competenze tra i dirigenti sia stato punitivo. “Così non è”, precisa Francesca Valenti. Rivelando poi che nella sua lettera di rimostranze Elina Salomone avrebbe lamentato che la rimozione dall’incarico sarebbe stata a suo dire ingiustificata, sia nel metodo, sia nel merito. “Ma non c’è stata alcuna inadempienza che ho voluto punire. La dottoressa Salomone – aggiunge il sindaco – essendo una psicologa, non ha una competenza specifica in materia di biblioteche, è stata fatta solo una rimodulazione della pianta organica, abbiamo immaginato di ripensare il funzionamento della biblioteca in maniera diversa”.

Lo Sportello antiviolenza (la Salomone è stata rimossa anche da questo) ha coadiuvato la procura in importanti attività giudiziarie condotte nel delicatissimo settore degli abusi familiari. Un lavoro che svolto in collaborazione con le psicologhe del centro “La Fenice”, che hanno lavorato a esclusivo titolo di volontariato. Stamattina l’assessore Annalisa Alongi aveva dichiarato che sarebbe rimasto in vigore il principio della “intersettorialità”, che avrebbe consentito ad Elina Salomone di mantenere almeno questo incarico. Ma la stessa Elina Salomone avrebbe confidato ai suoi collaboratori che tale principio non è stato applicato.

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