Una lettera indirizzata ai sindacati e che porta notizie non certo positive. E’ il presidente Marco Campione a mettere nero su bianco le previsioni dell’azienda: “Non si intravedono misure idonee al contenimento dei costi soprattutto di investimento, se non con il ridimensionamento e la riorganizzazione delle attività affidate alla Hydortechne, con conseguente riduzione di personale, avendo le società adottato ogni possibile iniziativa atta a razionalizzare i costi aziendali”.
Il numero uno di Girgenti Acque annuncia così il taglio di personale che sarà operato presto, ad essere colpita di più sarà la Hydortechne, amministrata da Pietro Arnone che su 155 dipendenti ne perderà 75. Le rimanenti dieci unità saranno mandate a casa dalla società principale.
La manovra riduttiva del personale, secondo quanto motivato da Campione, è l’unico passo dopo i tentativi di razionalizzare le spese aziendali, ma i bilanci di Girgenti Acque sarebbero in rosso da un bel poì.
Campione nella missiva alle rappresentanze sindacali entra nei dettagli tecnici citando “diseconomie esterne” di bilancio che nascono per il privato da “inadempienze e/o mancati riconoscimenti di partite economicho-finanziarie da parte dell’Ati, che sono tra l’altro oggetto di azioni legali risarcitorie promosse dalla Società e che ancora oggi non hanno avuto riscontro”. Il riferimento è al calcolo della tariffa, all’azzeramento del Fondo per i investimenti ma, soprattutto, alla mancata consegna delle reti da parte dei sindaci “ribelli”, che “ha privato Girgenti acque – si legge – di una parte fondamentale di risorsa idrica costringendola all’acquisto della società di sovrambito”.