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Trivelle a ridosso della Riserva Naturale Foce del Fiume Platani, pericolo sventato grazie al WWF, ora servono le osservazioni

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Il WWF Sicilia Area Mediterranea, a fronte di alcune notizie circolate, smentisce che la Società “General Mining Research Italy” ha ottenuto l’autorizzazione a trivellare a ridosso della Riserva Naturale Orientata “Foce del Fiume Platani”. E’ questo il contenuto della nota firmata oggi dall’associazione ambientalista

“Grazie all’intervento – si legge nella nota – delle Amministrazioni Comunali di Cattolica Eraclea e Ribera, di altri soggetti e del WWF, che ha presentato una osservazione, è stato sventato il pericolo che fosse rilasciata l’autorizzazione, saltando la procedura della Valutazione d’Impatto Ambientale (VIA), a cui invece adesso dovrà essere sottoposto il rilascio del Permesso di ricerca Sali potassici e alcalini denominato “Eraclea. Per questo adesso facciamo appello alle Amministrazioni Comunali, a tutte le forze politiche, a tutti gli attori territoriali e ai cittadini affinché presentino apposite osservazioni contrarie al permesso di ricerca”.

Secondo l’associazione, dunque, l’importante è la presentazione delle osservazioni che devono contenere le motivazioni che spingono a presentarla e che possono essere di vario genere: scientifico, tecnico, storico, culturale, economico, paesaggistico e via dicendo.

“È inutile e dispendioso d’energie – si osserva –  promuovere azioni di carattere autoreferenziale, mentre riteniamo che bisogna concentrare le forze per presentare osservazioni oppositive al progetto da parte di quanti più possibili soggetti interessati alla salvaguardia dell’integrità territoriale di un’area che il mondo riconosce come culla della civiltà. È alla foce del fiume Platani che Dedalo in fuga da Creta trovò i Sicani ad accoglierlo, con Minosse che lo inseguiva e che fu portato alla corte del re Cocalos. È qui la patria di un’agricoltura d’eccellenza che per secoli si è ritagliata uno spazio anche di visibilità commerciale con le arance, le fragoline, gli ulivi, le pesche, le mandorle, i pistacchi e ogni genere di ricchezza che la terra di questi luoghi riesce a produrre in eccellenza. Ed è qui che i  turisti arrivano per darsi ristoro, nelle fresche acque del Mediterraneo, dove sbocca il fiume bagnando le spiagge di Eraclea Minoa e di Torre Salsa. È sovversivo il solo pensiero di poter modificare un ambiente così ricco di storia, economia, cultura e passioni”.

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