Anche il consiglio comunale di Cattolica Eraclea ha detto no al permesso di sali potassici e alcalini “Eraclea” nel proprio territorio.
La decisione del consiglio comunale di Cattolica Eraclea e’ arrivata dopo il no del consiglio comunale di Ribera, interessato dallo stesso progetto.
All’unanimità le osservazioni del sindaco Santino Borsellino, in sede di valutazione d’impatto ambientale, al permesso di ricerca per sali presentato dalla General Mining Research Italy srl sono state fatte proprie dall’assemblea.
Il consiglio comunale, presieduto da Giusy Alagna, ha dichiarato “l’incompatibilità del progetto denominato Eraclea con i caratteri urbanistici, paesaggistici, ambientali e di uso del suolo con considerevole danno economico al comune di Cattolica Eraclea”.
Il documento sarà inviato all’assessorato regionale Territorio e Ambiente e al ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare.
“Medesimo appello – ha dichiarato Giuseppe Mazzotta, presidente del Wwf Sicilia Area Mediterranea – sarà fatto all’amministrazione e al consiglio comunale di Montallegro, interessato per l’aderenza del progetto al laghetto Gorgo e a suoi più preziosi territori. Le motivazioni di contrarietà toccano vari aspetti, quali ad esempio la zona turistica appena individuata dal Prg di Cattolica Eraclea appena adottato, e poi zone archeologica, paesaggistiche, di fragilità idrogeologica e un’infinità di altri motivi che preoccupano le comunità locali non soltanto in termini ambientali, ma soprattutto agricoli ed economici.