La sindaca Francesca Valenti definisce “concreto” il bilancio di previsione 2018 mentre per i pentastellati in consiglio è un un bilancio che non tiene conto delle criticità espresse dalla corte dei conti e dal collegio dei revisori.
All’interno, secondo le osservazioni che sono arrivate dal M5S dopo l’ok del consiglio comunale con i voti della maggioranza, vi è una somma enorme di imposta di soggiorno che è stato chiesta di accettare a scatola chiusa.
“Inoltre, il bilancio – si legge nella nota – è stato discusso in aula a notte fonda, con consiglieri della maggioranza che venivano svegliati appositamente al momento del voto e una finta apertura da parte della maggioranza che approva solamente 1 tra i 12 emendamenti presentati dal M5S e i 5 presentati da Mizzica e controfirmati anche da noi”.
I due consiglieri comunali del Movimento, Teresa Bilello e Alessandro Curreri hanno abbandonato l’aula in segno di portesta.
“Dei 12 emendamenti presentati dal M5S – scrivono – solo uno ha trovato approvazione: quello sul baratto amministrativo che permetterà ai cittadini che non riescono a pagare i tributi locali di saldare il debito lavorando per il Comune che ci guadagna in forza lavoro fornendo, al contempo, uno strumento realmente utile per risolvere problemi che altrimenti porterebbero all’indebitamento nei confronti dell’ente pubblico.
Precisiamo che grazie al nostro lavoro preciso e puntuale, tutti i nostri emendamenti hanno avuto il parere favorevole di regolarità finanziaria espresso dagli uffici e dai revisori.
Nonostante ciò l’amministrazione ha voluto bocciarci politicamente ritenendo di non potere destinare le contenute e ragionate somme che il M5S aveva chiesto per la cultura, la ceramica, al recupero dell’asilo nido della Badia Grande, al noleggio di mezzi a costi contenuti, per la sicurezza dando forza alla polizia municipale, sulle pari opportunità, sulla promozione del turismo e ad altri piccoli ma realmente utili interventi adducendo motivazioni che come al solito rinviano vagamente gli interventi al futuro.Ma fino a quando quest’amministrazione intende rinviare non è dato saperlo. Ancora una volta ne esce fuori una totale assenza di programmazione”.
I pentastellati si dicono non convinti dalle argomentazioni espresse dall’amministrazione in merito alle criticità manifestate, non solo dallo stesso gruppo di opposizione ma anche e soprattutto dai revisori dei conti, su di un bilancio che si basa troppo su entrate incerte alle quali sono collegati investimenti altrettanto incerti.
“Eppure il M5S – ribadiscono – si è dimostrato particolarmente aperto nei confronti dell’amministrazione con idee e progetti per il bene della città e da ultimo fornendo i numeri necessari all’immediata esecutività del piano triennale, numeri dei quali la maggioranza era drammaticamente sprovvista, per un senso di responsabilità verso la città che non può ulteriormente attendere. E a tal proposito ribadiamo il nostro fermo disaccordo anche sulla gestione della imposta di soggiorno che deve servire a finanziare interventi a sostegno delle strutture ricettive, fruizione e valorizzazione beni monumentali, miglioramenti della fruizione delle spiagge ed efficientemente dei collegamenti alle zone balneari, programmazione di rassegne teatrali, mentre dal quanto presentato dall’amministrazione con questo bilancio non si vede minimamente la possibilità di raggiungere concretamente alcuno di questi obiettivi. Non vogliamo essere solo la città delle sfilate. Vogliamo soprattutto essere la città della cultura e dei servizi”.
I due consiglieri spiegano poi le ragioni del loro abbandono dell’aula: “Non potevamo pertanto sostenere questa impostazione specie dinnanzi ad una amministrazione che prima si dichiara aperta e poi non accoglie le proposte di un’opposizione che ha dimostrato coi fatti concretezza e vicinanza alle esigenze dei cittadini. Se la stessa amministrazione non intende ascoltarci, usciamo dall’aula perché la nostra opinione, così come l’opinione dei migliaia di cittadini che rappresentiamo, evidentemente per il Sindaco Valenti non conta.Ma è certo – affermano infine – che continueremo a vigilare per garantire una trasparenza verso la città e partecipazione alla cosa pubblica che l’amministrazione del “con me il sindaco sei tu” non riesce proprio a fornire”.