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Comune di Sciacca

Le carte dell’inchiesta su Girgenti Acque, nel 2015 il Comune chiedeva l’eliminazione del canone di depurazione dalle zone non servite

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Nelle carte dell’inchiesta che ha portato alla citazione a giudizio, per truffa, di Giuseppe Campione e Giandomenico Ponzo, rispettivamente, presidente e direttore generale di Girgenti Acque, per il canone di depurazione che, per tre anni, non avrebbero dovuto pagare circa 150 utenti di contrada Ferraro, a Sciacca, ci sarebbe anche il verbale di una riunione, che si è svolta all’Ato idrico, il 2 luglio 2015. L’oggetto della riunione era interventi di riparazione e ripristino delle rotture delle reti idriche e fognarie nel territorio di Sciacca e si è toccato anche l’argomento del canone di depurazione. Nel verbale della riunione, tra Ato idrico, Girgenti Acque e Comune, c’è un passaggio in cui è scritto che ”l’amministrazione chiede all’Ato di imporre l’automatica eliminazione del canone di depurazione degli utenti delle aree non servite e la verifica delle bollette emesse in precedenza. Per essere più precisi qualora ci siano degli utenti che abbiano pagato questo canone impropriamente le bollette dovranno essere automaticamente rimborsate con una procedura semplice di compensazione in bolletta che dovrà essere effettuata dal gestore”. Ed in questo verbale si fa riferimento anche all’inserimento della cartografia sulle zone beneficiare del servizio a cui hanno fatto riferimento ieri il Procuratore Buzzolani e il sostituto Boranga durante l’incontro con la stampa. Ieri il gestore idrico, manifestando “la massima fiducia negli organi inquirenti” e confidando “sulla celerità degli accertamenti ritenuti necessari al fine di diradare ogni ombra su ogni azione posta in essere”, ha sottolineato questo come “atto fondamentale per stabilire la verità dei fatti ed evidenziare il corretto operato della Girgenti Acque, che ha sempre agito in buona fede e rimediato agli errori quando ne ha avuto contezza”.

Intanto, i gruppi di opposizione al consiglio comunale, sollecitando sulla vicenda “chiarezza coerenza e coraggio”, chiedono che il Comune di Sciacca “si schieri dalla parte dei suoi cittadini e che, costituendosi parte civile, faccia sentire ai cittadini che hanno subito una tale situazione tutta la sua vicinanza e solidarietà, quella che in questi anni non hanno mai percepito con azioni concrete”.

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