La peronospora ha distrutto, secondo una prima approssimativa stima, oltre il 50 per cento, con punte che sfiorano il 100 per cento dei vigneti di Sambuca, Santa Margherita Belice e Contessa Entellina. Il sindaco di Sambuca, Leo Ciaccio, ha chiesto alla Regione di sollecitare il riconoscimento dello stato di calamità naturale. Il sindaco parla di danni non inferiori a 2 milioni di euro nel solo Comune di Sambuca e nella richiesta trasmessa all’assessorato regionale all’Agricoltura scrive che “le perduranti piogge avvenute nella seconda metà del mese di giugno 2018 hanno provocato danni ingenti alle aziende agricole e agli imprenditori economici che operano nel settore vitivinicolo”. In particolare, a determinare il “violento attacco di peronospora”, sono state, secondo il sindaco di Sambuca, “le ripetute piogge con il conseguente impedimento all’accesso dei mezzi agricoli nei campi per i trattamenti anti-crittogamici, abbinati a picchi di temperatura con incremento dell’umidità relativa”. Per Ciaccio la Regione deve “porre in essere tutte le procedure atte al riconoscimento dello stato di calamità naturale con conseguente richiesta di aiuti economici per il settore agricolo già particolarmente in crisi”. La peronospora, un fungo microscopico, perlopiù parassita delle piante, procura una sorta di muffa biancastra o grigia sulla pagina inferiore delle foglie.
La peronospora distrugge metà della produzione e mette in ginocchio il settore vitivinicolo di Sambuca e Santa Margherita Belice
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