Sarebbe stato un raccolto di uva “aromatizzata” alla marijuana, quello che i carabinieri hanno scoperto nelle campagne di Palma di Montechiaro. Nelle ultime ore infatti, nel corso di un servizio di prevenzione svolto nelle aree rurali, i militari della stazione di Palma di Montechiaro, mentre stavano perlustrando le campagne della zona, hanno notato uno strano via vai da un appezzamento di terreno. Insospettiti dalla situazione, hanno subito chiesto rinforzi, cinturando l’area in questione. E così, dopo una manciata di minuti, una decina di militari dell’Arma hanno fatto irruzione nel fondo agricolo, dove sono stati subito rintracciati due individui del posto, zio e nipote, già noti alle forze dell’ordine. Poco dopo aver iniziato la perquisizione, i sospetti si sono rivelati fondati: in un casolare, sono saltati fuori dei sacchi contenenti delle foglie di “Marijuana” già essiccata e quindi pronta per essere verosimilmente smerciata. Inoltre, con stupore, nascosto tra i vigneti circostanti, in particolare tra i vari grappoli d’uva, i carabinieri hanno trovato altro abbondante quantitativo di “Marijuana”, in fase di essicazione. Al termine delle operazioni, sono stati complessivamente rinvenuti e sequestrati venti chili di “Marijuana”. Per i due individui, Gioacchino Mangiavillano, di 52 anni, e Angelo Mangiavillano, di 30, è subito scattato l’arresto in flagranza per“Detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti” e l’autorità Giudiziaria ha disposto i domiciliari in attesa dell’udienza di convalida. Si stima che il quantitativo di droga sequestrato, smerciato al dettaglio, avrebbe potuto fruttare circa100.000 euro.
L’operazione svolta rientra nel quadro del potenziamento dei servizi di controllo del territorio, in particolare nelle aree rurali, disposto dal comando provinciale carabinieri Agrigento.