Sono stati i carabinieri della tenenza di Ribera ad indicare ai colleghi del Piemonte la possibile presenza, in quella regione, di Francesco Ievoli, di 61 anni, che aveva fatto perdere, da qualche giorno, le proprie tracce. E’ uno dei particolari emersi sull’arresto del riberese che avrebbe finito di scontare la pena a 9 anni e 4 mesi di reclusione, in detenzione domiciliare, ad agosto del 2019. Ievoli si era nascosto a casa di una nipote dove è stato arrestato, per evasione. Il riberese era rimasto coinvolto, nel 2006, nell’operazione “Venere della Notte” su un club, in contrada Palazzello, a Ribera, nel quale giovani straniere si sarebbero prostituite. Per entrare nei privè si pagavano 50 euro. Tra i 400 soci del Venere della notte ci sarebbero stati anche professionisti del territorio. Ievoli era stato condannato con il rito abbreviato per favoreggiamento della prostituzione, detenzione di armi clandestine, ricettazione e riciclaggio.
L’attività dei carabinieri di Ribera fondamentale per l’arresto in Piemonte di Francesco Ievoli
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