La sindaca Francesca Valenti continua a ribadire che non si tratta di “nulla di personale”, ma l’azzeramento consumato appena ventiquattro ore fa, tra dimissioni e revoca delle deleghe, in realtà ha creato degli effetti delle relazioni personali ben più profonde di quelle di semplici ripercussioni politiche.
Altro che non si tratta dei nomi e delle persone mandate a casa, invece la crisi amministrativa ha creato degli strappi tra amicizie ben più solide del semplice mandato elettorale. Rapporti che dall’amicizia si estendevano alla condivisione politica, così come quello consumato da mesi tra l’ex senatore Nuccio Cusumano e il vice sindaco Filippo Bellanca, entrambi legati dal medesimo percorso politico ventennale. I rapporti tra i due si sarebbero inclinati ben prima della decisione della sindaca di mandare tutti a casa, ma gli ultimi giorni dove l’ex assessore ha visto revocarsi le deleghe, hanno segnato un punto di non ritorno tra i due.
Il vice sindaco che aveva deciso di dimettersi dal suo posto in consiglio poichè garantito dal suo referente politico, oggi si ritrova perfino fuori dall’ultima convocazione dei “cusumaniani” in programma questa sera. Segno tangibile che Bellanca ormai può incominciare a pensare ad un suo futuro politico lontano da chi lo aveva politicamente creato.
Più di uno strappo, anzi un vero scossone quello invece tra l’ex assessore Gioacchino Settecasi e l’amico di sempre Michele Catanzaro, oggi parlamentare. Pare che la spaccatura tra Settecasi e Catanzaro abbia creato un effetto boomerang nello stesso gruppo politico fatto di giovani saccensi che hanno portato dapprima alla rappresentanza in consiglio comunale e nella giunta Di Paola e poi all’affermazione dello stesso Settecasi, designato assessore e infine, alla vittoria all’Ars di Catanzaro.
Anche Settecasi non si è sentito tutelato con chi in questi anni ha condiviso battaglie e decisioni, uno strappo violento che adesso, potrebbe portare a nuovi equilibri.