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Comune di Sciacca

Musumeci punta alla cultura: “Presto bando per ammodernamento e adeguamento dei teatri”. Ci sarà posto per il Samonà?

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La dichiarazione del presidente della Regione, Nello Musumeci è rimbalzata sui giornali e agenzie stampa di tutta l’isola.
 Il governatore, infatti intervenendo nel corso della Giornata di studio sui teatri minori che si è svolta a Palermo, a Villa Amalfitano, su iniziativa dell’assessorato regionale per lo Spettacolo, ha annunciato azioni precise a favore della cultura e dei luoghi a questa deputati.

“Una volta rimodulato il Fondo di sviluppo e coesione – ha detto ai cronisti –  contiamo di pubblicare un bando rivolto ai proprietari dei teatri dell’Isola, pubblici e privati, per consentire loro l’ammodernamento e l’adeguamento delle strutture».

Durante la giornata nel capoluogo siciliano oltre al governatore, sono intervenuti anche direttori, produttori, registi, attori e operatori del settore, provenienti anche da altre regioni italiani per un momento di confronto per le strutture teatrali italiane che vivono un momento di difficoltà.

Durante l’incontro, è stato reso noto anche uno studio effettuato dallo stesso assessorato regionale, dal quale è emerso che i teatri minori in Sicilia sono ben 308, di cui 111 privati. Ma non tutte le sale sono utilizzate, sia per carenze strutturali e mancanza di requisiti di sicurezza, sia per la impossibilità finanziaria di assicurare la realizzazione di una stagione.

Il teatro popolare di Sciacca, in realtà non appartiene alle piccole strutture di spettacolo dell’isola. Il numero dei suoi posti a sedere, invece ne fanno un grande teatro. Ma non essendo ancora mai entrato in funzione, sfugge anche dagli studi che l’assessorato ha compiuto.

In questo momento, il teatro Samonà che attende già da diversi anni di essere completato e adeguato come struttura teatrale difettando del relativo palcoscenico, è di proprietà della Regione Sicilia che nel 2015 lo concesse per mezzo di una convenzione al Comune di Sciacca. Concessione poi scaduta nell’aprile del 2017 e mai più rinnovata dopo il timido tentativo da parte dell’ente locale di un’ improvvisata gestione.

Nell’ultimo anno e mezzo, delle intenzioni della Regione riguardo quella che era rimasta per circa un trentennio una delle incompiute per antonomasia, non è dato sapere. La mega costruzione giace abbandonata a se stessa all’inizio del parco termale, più volte oggetto di raid vandalici e si spera che questa volta, il teatro sia ricompreso nei buoni propositi del neo governatore. Almeno, per l’ultimazione del suo palcoscenico, passo imprescindibile, per qualsiasi eventuale futura gestione.

 

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