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In manette il trentaduenne Antonio Abbate di Montevago, e’ lui l’uomo “di fiducia” dei boss

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Sono scattate le manette per Antonio Abbate, il trentaduenne di Montevago, è stato arrestato su ordine del tribunale di Agrigento.

Proprio Abate, condannato ieri in primo grado a 16 anni per associazione mafiosa, avrebbe trovato la fiducia del capomafia Piero Campo che si faceva accompagnare da lui a importanti summit.

Campo si incontrava anche con  Leo Sutera, boss di Sambuca di Sicilia.

Campo parlava dei suoi incontri con il superlatitante Matteo Messina Denaro proprio davanti Abate.

Campo racconta di aver incontrato, in una intercettazione telefonica, Messina Denaro, nelle campagne di Santa Margherita Belice, un posto definito “vomitevole”.

Gli inquirenti hanno pensato a un ovile abbandonato.

“La faccia era conosciuta, però era un pò piu’ asciutto, ma era lui – dice, ammettendo di non aver riconosciuto subito il latitante -. Lui, però mi ha riconosciuto immediatamente”, aggiunge Campo.

Campo è stato processato e condannato in abbreviato in un’altra tranche del procedimento, coordinato dalla Dda di Palermo, mentre ad Abbate e’ stata inflitta la pena di 16 anni. Il trentaduenne di Montevago e’ difeso dal legale Nino Augello.

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