Raimondo Burgio, 35 anni, commerciante, nonché cognato della vittima, è indiziato d’aver sparato e ucciso ieri Ignazio Scopelliti.
E’ lui l’indiziato del delitto del quarantacinquenne di Palma di Montechiaro. La pistola utilizzata, una calibro 9, che è risultata essere legalmente detenuta, è stata già ritrovata e posta sotto sequestro. E’ con questa arma che Raimondo Burgio avrebbe esploso una decina di colpi contro il cognato.
Il movente sarebbe, a quanto pare, legato alle molestie che il quarantacinquenne perpetrava alla moglie con la quale si stava separando.
Pare che Scopelliti, ieri si sia recato a casa del suocero e abbia iniziato ad urlare e insultare tutti cercando di riallacciare maldestramente la relazione con la moglie.
Ma il cognato sarebbe sceso in strada sparando. Fermato, per il delitto, l’uomo avrebbe sempre negato.
Ma dalle immagini di un impianto di video sorveglianza, è arrivato il punto di svolta. L’accusa è omicidio. Denunciato, per favoreggiamento, alla Procura il genitore, il settantaduenne, di Raimondo Burgio.