Finora avevano partecipato in maniera attiva all’Assemblea Territoriale Idrica, ma senza contribuire alle spese che invece, erano state “anticipate” dai contribuenti agrigentini dei comuni che hanno consegnato le reti idriche al gestore. Ora, si presenta il conto anche ai comuni “ribelli” che finora non avevano provveduto a far la loro parte per coprire i costi della struttura burocratica dell’Ati.
La somma è di complessivi 100 mila euro, suddivise in quote, partendo dalle più consistenti Palma di Montechiaro, per 25.174 euro, Menfi per 13.534 euro.
Sono in tutto tredici i comuni “ribelli” che dovranno contribuire.
I Municipi che non hanno consegnato le reti idriche al gestore, d’altronde hanno continuato a far parte lo stesso dell’Ato idrico prima e dell’assemblea territoriale idrica adesso, potendo votare e addirittura eleggere il precedente presidente.
Per quanto riguarda il procedimento di risoluzione del contratto con Girgenti Acque non ci sono, intanto, novità.
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