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Comune di Sciacca

Almeno un centinaio a Menfi le case danneggiate dal nubifragio, ancora nessun dato da Sciacca

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Sono circa un centinaio a Menfi le famiglie che hanno segnalato al Comune danni subite dalle proprie abitazioni a causa del nubifragio di due settimane fa. Il Comune, guidato dal sindaco Marilena Mauceri, ha istituito un numero verde e un centro di raccolta delle segnalazioni. Presso gli uffici dell’assessorato regionale Agricoltura di Menfi, ex Soat, sono già arrivate un centinaio di di segnalazioni riguardanti i danni nelle campagne. Il Comune di Menfi per quanto riguarda le segnalazioni dei danni subiti dalle case a seguito del nubifragio riesce già a fornire le prime notizie al contrario di Sciacca dove ancora si stanno raccogliendo e non si riesce ancora ad ipotizzare, complessivamente, il numero. Cinque case, a Sciacca, sono state sgomberate, quelle di via Tacci, a seguito del distacco di massi dalla parete rocciosa di San Calogero. A Menfi sono tre le famiglie rimaste senza un tetto perchè quella danneggiata per loro era la prima casa. Anche da Ribera ancora nessuna notizia sul numero di abitazioni danneggiate. Tutto questo mentre tra le misure di immediato sostegno al tessuto economico e sociale nei confronti della popolazione e attività produttive colpite dal maltempo l’ordinanza della Protezione Civile ha inserito, “per la prima volta nella storia degli interventi emergenziali”, un “una tantum di 5.000 euro massimo per i nuclei familiari la cui abitazione principale risulti compromessa nella sua funzionalità dal maltempo e massimo 20.000 euro per l’immediata ripresa delle attività economiche sulla base di apposita ricognizione svolta dai commissari” delegati. Il Capo del Dipartimento della Protezione civile, Angelo Borrelli, ha firmato l’ordinanza che disciplina i primi interventi urgenti dopo gli eventi meteorologici eccezionali che dallo scorso ottobre hanno interessato Sicilia, Calabria, Emilia-Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Toscana, Sardegna,  Veneto e le Province autonome di Trento e Bolzano. E’ “a disposizione dei Commissari delegati e delle Province autonome di Trento e Bolzano la somma di 53.500.000.

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