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Intimidazione al sindaco di Realmonte, Lillo Zicari: “Terminerò il mandato, ma non mi ricandido

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Si continua ad indagare a Realmonte sul movente che abbia portato alla grave intimidazione alla macchina della moglie del primo cittadino di Realmonte, Lillo Zicari. Sulla vettura nella notte tra giovedì e venerdì scorso, sono stati esplosi quattro colpi di pistola.

Intanto, il sindaco che ieri ha avuto un incontro in Prefettura durante il quale però non si è parlato di una eventuale “tutela” per la sua persona e per i suoi familiari, su Facebook ha annunciato già di voler terminare il mandato amministrativo, ma che non sarà ricandidato per poter guidare il paese agrigentino.

“Carissimi amici – ha commentato sul suo profilo –  quello che è accaduto l’altro ieri notte, gli spari contro la mia macchina, all’interno del cortile di casa, in piena notte, è di una violenza inaudita, ci ripropone quella Sicilia che tutti noi vorremmo dimenticare, la Sicilia prepotente, ignorante, ottusa, che conosce soltanto il linguaggio della violenza e non riesce ad esprimersi diversamente. La Sicilia che non vuole crescere, che non riesce ad evolversi, che non si apre alla bellezza del mondo, ai colori, al gusto, che non riesce a cogliere i valori veri della vita. La Sicilia peggiore. Per il futuro non ci sono “forse” né “se”, non mi ricandido e non è una decisione presa adesso, dopo questo avvertimento – ha poi spiegato ieri sera sul suo profilo Facebook . Ma è una decisione presa da tempo. Devo dedicarmi ad altro!”.

Intanto per mercoledì prossimo, il primo cittadino, allo scopo di favorire una riflessione comune su quanto avvenuto, verrà convocato un consiglio comunale straordinario, aperto al pubblico, “per dare voce – ha spiegato l’attuale sindaco” al rifiuto alla violenza e riflettere, tutti insieme, come comunità, sui fatti accaduti”. Al consiglio comunale aperto, parteciperanno tanti altri sindaci dell’agrigentino.

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