Per la prima volta, il consigliere comunale del M5S, Alessandro Curreri pubblicamente ammette le difficoltà nella gestione del gruppo pentastellato a Sciacca. Le sue dichiarazioni arrivano dopo che il consigliere è stato tacciato anche dallo stesso Movimento di essere in qualche maniera la stampella dell’amministrazione comunale e della maggioranza poiché sarebbe voluto rimanere in aula nel corso della convocazione della seduta del consiglio comunale dello scorso lunedì proprio quando la maggioranza non sarebbe stata in grado di garantire i numeri.
In realtà, i malumori all’interno del Movimento locale non sarebbero del tutto nuovi, ma le dichiarazioni del parlamentare Matteo Mangiacavallo nel corso di un’intervista televisiva nel quale ha posto un “aut aut”al consigliere, hanno gettato benzina sul fuoco di una situazione interna già assai tribolata e complicata.
Così oggi il consigliere Curreri rivendica il suo ruolo e la sua militanza nel Movimento: “Io sono il Movimento – ha detto – sono stato eletto per essere il portavoce dei cittadini e incontro persone del Movimento più fuori che nella sede di piazza Marconi. Non sono la stampella della maggioranza e neanche voglio esserla di questa opposizione. Mi spieghi il parlamentare Mangiacavallo da chi è formato questo gruppo al quale io dovrei uniformare il mio pensiero. Basta con questa gestione familiare. Il Movimento di Sciacca mi sembra talvolta, un condominio”.