L’avvocato Carmelo Carrara ha chiesto l’assoluzione di Gianni Melluso, di Sciacca, accusato di essere il mandante dell’omicidio della giovane Sabine Maccarrone, il cui cadavere venne rinvenuto, il 16 aprile 2007, dentro un pozzo artesiano accanto alla casa di campagna, a Mazara del Vallo, di proprietà della madre di Giuseppe D’Assaro. Quest’ultimo si è accusato del delitto, indicando, però, Melluso quale mandante.
Per la difesa di Melluso D’Assaro è inattendibile e sono stati evidenziati nella discussione elementi, anche nelle modalità del delitto, riferiti da D’Assaro, in contrasto con quanto emerso in relazioni tecniche, consulenze e perizie.
Il procuratore generale, nella precedente udienza, aveva chiesto la conferma della condanna di Melluso all’ergastolo, decisa nel processo di primo grado dalla Corte di Assise di Trapani. Sono state fissate dai giudici della Corte di Assise di Appello di Palermo altre due udienze, nella prima discuterà l’altro difensore di Melluso, l’avvocato Antonino Caleca, e nella seconda, il 6 marzo, repliche e sentenza.