Dopo l’annuncio di un imminente manifestazione d’interesse per le Terme di Sciacca, pronta nei cassetti della Regione per la pubblicazione, atto propedeutico per il tanto atteso bando, la Cgil di Agrigento con una nota a firma del suo segretario provinciale Massimo Raso e la segretaria generale della Filcmas, Salvina Mangione, commentano le novità che sono state comunicate dalla sindaca Francesca Valenti.
“Non possiamo – si legge nella nota – che prendere atto delle “novità” sulle Terme, così come non possiamo che dire che è, davvero troppo poco e troppo tardi! In virtù di quell’inutile e scellerato accordo tra Regione e Comune abbiamo aspettato mesi che si completasse l’iter della consistenza dei beni, adesso spunta questa novità. Bene. Ma l’annunciata richiesta di “manifestazioni d’interesse”, che la Regione si appresta a chiedere come propedeutici al “bando” se vuole essere una cosa seria non può essere un fatto burocratico ma dev’essere accompagnato da una vera e propria attività di marketing da parte della Regione. Occorrerebbe convocare i maggiori operatori del settore del termalismo nazionale ed internazionale ed illustrare loro l’immenso patrimonio termale e le sue potenzialità”.
La sigla sindacale poi aggiunge: “Abbiamo detto più volte che le Terme di Sciacca oltre ad essere pregiate per le proprietà delle sue acque e dei suoi fanghi, note da tempo dei Romani, si collocano all’interno dell’itinerario archeologico tra Agrigento e Selinunte, passando per Eraclea Minoa; a pochi metri da uno dei più rinomati Golf Resort, in una città ed in una zona ricca di storia e di cultura e di eccellenze enogastronomiche e artigianali: ovvero ha tutte le carte in regola per pensare seriamente ad essere inserita nei circuiti turistici che contano. Non si perda , quindi, altro tempo e si facciano le cose per bene per evitare che prima la “manifestazione d’interesse” e, poi, il bando vadano deserti. A meno che questo non sia da sempre il progetto di qualcuno che non vede l’ora di vedersele “regalate” dalla Regione per poi passare come una specie di “salvatore della patria.
“Occorre – conclude la nota – far ripartire le Terme ad ogni condizione ed occorre farlo presto, credo che la Città non possa accontentarsi degli annunci e debba pretendere nelle sedi proprie risposte ufficiali e che non possa restare solo ad aspettare. Occorre partire con la mobilitazione unitaria e trasversale, senza primogeniture e smanie di protagonismo che non servono a portare a casa il risultato”.