Ammontano a circa 4 miliardi di euro i soldi spesi in gioco d’azzardo in Sicilia soltanto nei primi sei mesi del 2018, a confronto con l’intero 2017 in cui sono stati spesi poco più di 7,5 miliardi, di cui 250 milioni soltanto in provincia di Agrigento. Dal bingo alle scommesse sportive, dai gratta e vinci alle slot machine fino ai giochi online, sempre più persone cadono nella trappola di questa patologia nota come “ludopatia”.
Se n’è parlato oggi, nel seminario “Oltre la ludopatia” svolto nella biblioteca comunale di Montevago e al quale hanno partecipato insegnanti, psicologi, tecnici della riabilitazione, terapisti occupazionali, infermieri e assistenti sociali. Tra i partecipanti all’evento formativo, promosso dal Cirf in collaborazione con l’Ordine professionale degli assistenti sociali in Sicilia, l’associazione “Mettiamoci in gioco” e con il patrocinio del comune, dell’Assemblea Regionale Siciliana e dell’assessorato regionale per la Salute, è intervenuta il sindaco di Montevago e presidente della commissione Salute dell’Ars Margherita La Rocca Ruvolo:
<<Purtroppo, come dimostrano i dati – ha detto il sindaco di Montevago e presidente della commissione Salute dell’Ars, Margherita La Rocca Ruvolo – si continua a spendere sempre di più nel gioco d’azzardo e sempre più persone continuano a rovinarsi. Un problema serio per le famiglie coinvolte ma anche un grave problema sociale che ha pesanti ricadute anche sui costi del servizio sanitario. Una situazione drammatica che diversi sindaci, con i limitati strumenti a nostra disposizione, stiamo cercando di contrastare con delle ordinanze che limitano gli orari in cui si può giocare nei locali pubblici, ma questo non basta: occorrono altri strumenti più incisivi, per questo senso auspico che possa approdare al più presto in aula all’Ars il ddl sul contrasto al gioco d’azzardo patologico già approvato in commissione Salute che ha l’obiettivo di tutelare la salute delle persone, spesso soggetti vulnerabili, che rischiano di la dipendenza patologica da gioco d’azzardo e che hanno bisogno di aiuto. Tra gli strumenti proposti nel ddl un nuovo potere regolamentare esplicito ai sindaci, per dar loro la possibilità di intervenire efficacemente tramite controlli sulla proliferazione delle sale da gioco nel loro comune disponendo, qualora necessario, regolamenti e prescrizioni restrittive>>.