Un protocollo d’intesa per lo studio, la verifica e la certificazione della qualità delle acque termali è stato stipulato oggi tra il Comune di Montevago e il Dipartimento dell’Energia della Regione Siciliana. L’accordo è stato sottoscritto dal sindaco della città termale Margherita La Rocca Ruvolo e il dirigente generale del Dipartimento regionale dell’Energia Salvatore D’Urso.
In particolare, sarà realizzato uno studio geologico minerario zona Magaggiaro consistente nell’attività di studio che verifichi, a distanza di oltre 30 anni, la portata indicativa dell’acquifero termale, la sua temperatura e i dati relativi alle analisi chimiche, fisiche e microbiologiche delle acque. Lo studio è riferito in prima ipotesi alle acque termali dei pozzi già trivellati sino alla profondità di 350 metri circa dove è stato raggiunto il serbatoio termale con temperatura di 36 gradi che ricadono nella zona Magaggiaro in contrada Pianotta appartenente al Demanio regionale. A conclusione dello studio, come prevede l’accordo, potrebbe essere indetta dal Dipartimento regionale dell’Energia la gara per l’individuazione del soggetto a cui affidare la concessione.
“Il comune di Montevago – dice il sindaco Margherita La Rocca Ruvolo – ha tutte le intenzioni di conoscere nel dettaglio quali sono le peculiarità dell’acqua termale che possiede in una zona particolare come quella del Magaggiaro, se le proprietà terapeutiche dell’acqua saranno tali da presupporre un investimento sarà poi la Regione a farsene carico e a programmare eventuali interventi. Quello sottoscritto oggi è un accordo che potrebbe interessare anche altri comuni termali siciliani. Ringrazio l’assessorato all’Energia per il supporto che ci ha dato, il Distretto minerario di Caltanissetta e il dirigente generale Salvatore D’Urso che ha chiarito, in maniera definitiva, quali sono le competenze, sulle acque termali che rappresentano una grande opportunità per Montevago e per la zona del Belìce. Il nostro obiettivo finale è quello di valorizzare il nostro patrimonio termale puntando al rilancio turistico ed economico del territorio”.
Nella foto, La Rocca Ruvolo e D’Urso