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Tanti artisti in scena, provenienti da tutta Italia, due cartelloni differenziati per tipologia di pubblico e di offerta artistica e il lancio di una nuova iniziativa, “L’arte sul palcoscenico”, dedicata alle celebrazioni per i 500 anni dalla morte di Leonardo da Vinci e di Raffaello Sanzio.
Sono alcune delle novità della nuova stagione teatrale 2019-2020 del Teatro comunale L’Idea di Sambuca di Sicilia che firma quest’anno, in collaborazione con l’amministrazione comunale, la produzione di un inedito format di teatro-documento, dedicato allo scrittore Emanuele Navarro della Miraglia per il 100enario dalla morte, con recitazione, musica, conversazione brillante e sfilata d’abiti d’epoca sul palcoscenico.
L’apertura (26 e 27 ottobre), è affidata a due giovani attori under 35 di grande talento, in scena con “Letizia va alla guerra, la suora, la sposa e la puttana”, Agnese Fallongo e Tiziano Caputo, pluripremiati (premio miglior attrice e premio della critica), con questo racconto tragicomico di tenerezza e verità, omaggio alle vite preziose delle persone comuni.
“Abbiamo cercato di fare una stagione brillante e divertente, ma anche intelligente – ha dichiarato il Presidente del Teatro Costanza Amodeo, mettendo in scena i tanti registri espressivi del teatro: tragedia, tragicommedia e commedia”, con un’attenzione particolare ma non esclusiva alla Sicilia, terra teatrale per eccellenza, tanto spesso rivisitata da artisti e compagnie del continente”.
“Il cartellone – spiega infatti il direttore artistico Salvatore Ferlita – è stato concepito alla stregua di un omaggio alla grande tradizione drammaturgica, ma anche e soprattutto come una sorta di ossequio alla Storia sostanziata dai destini della gente comune, dalle loro passioni e dai loro risentimenti”.
Per i grandi classici, debutta in prima nazionale “Il berretto a sonagli ‘a nomme e Dio’ “di Pirandello (16-17 novembre), allestito partendo dal testo dialettale rivisitato anche in dialetto napoletano dal teatro Nest (Napoli) per il decennale della compagnia. Sulla stessa lunghezza d’onda – la Sicilia vista da non siciliani – è “Terra Matta” di e con il lecchese Stefano Panzeri che interpreta la storia vera di Vincenzo Rabito, contadino semi-analfabeta di Chiaramonte Gulfi (dove è seppellito) e autore dell’omonima biografia che fu un caso letterario senza precedenti.
Sulla scena de L’Idea anche Mario Incudine con il suo nuovo “Barbablu” prodotto insieme al teatro Carcano di Milano e da Milano, arriva anche la commedia shakesperiana “Le allegre comari di Windsor” con l’adattamento testuale di Edoardo Erba e la regia di Serena Sinigaglia.
La rassegna “Natale al teatro L’Idea”, giunta quest’anno alla seconda edizione, vedrà impegnati sul palcoscenico tanti artisti, anche amatoriali, di Sambuca (7/8 dicembre) e a seguire Sciacca e Menfi e di nuovo Sambuca (gennaio-marzo 2020), a marcare l’impegno per il teatro popolare.
In scena il 19 e 20 dicembre la doppia replica del teatro-documento: “Messieurs – Dames, ecco a voi il conte della Miraglia”, per il 100enario dalla morte dello scrittore verista Navarro della Miraglia, oggi inserito nell’itinerario de “Le strade degli scrittori”. A raccontare lo scrittore e l’aria di un’epoca, fra teatro, sonate di Chopin, musica dal vivo e conversazioni brillanti, l’attore fiorentino di origini sambucesi Rosario Campisi, Gaetano Savatteri, Salvatore Ferlita e la storica della moda Virginia Hill che commenterà una sfilata di abiti originali.
Appuntamento finale, prima di Natale, con il concerto “Christmas Ladies”, da un’idea di Fabio Lannino per la Fondazione The Brass Group, allestito per l’occasione dal teatro nella chiesa della Matrice riaperta al pubblico e subito dopo Natale si torna in scena con “Canto d’amore”, spettacolo di lirica dedicato all’amore e alla seduzione, dai celebri brani di W.A. Mozart, cantato per la prima vota sul palco del teatro L’Idea, a Verdi, Puccini, Bizet, fino alle canzoni popolari di Sicilia e di Napoli. Chiude la rassegna natalizia l’appuntamento “Epifania al teatro,” dedicato alle famiglie, con lo spettacolo di circo e mimi “E paff”, con Quinzio Quiscenti, Daniele Nash e la compagnia dei circo Ramingo.
E’ di nuovo la Sicilia ad aprire il nuovo anno con l’opera “Come un granello di sabbia, Giuseppe Gulotta storia di un innocente”, testo e regia di Salvatore Arena e Massimo Barilla che ripercorrono la vicenda giudiziaria di Giuseppe Gulotta, accusato ingiustamente degli omicidi mafiosi di Alcamo Marina (1976).
Due spettacoli al femminile, “Penelope, l’Odissea è fimmina” della marsalese Luana Rondinelli per l’8 marzo e “Mimi’. In arte Mia Martini”, di e con Melania Giglio nelle vesti della cantante più amata (brani dal vivo) preparano il gran finale di stagione, affidato ai musicisti siciliani Fabrizio Cammarata e Antonio Di Martino (regia Giuseppe Provinzano), in concerto con lo spettacolo “Un mondo raro” sulla vita della cantante messicana Chavela Vargas; chiudono la stagione, a maggio, Roberto Nobile, in scena con le “Metamorfosi di Ovidio” e il cast italo-francese di Cesare Capitani e Laetitia Favart, interpreti di ”Io, Caravaggio” (8 maggio) che porta in scena la storia di Michelangelo Merisi (in arte Caravaggio) che ebbe con la Sicilia un intenso rapporto.
Per le nuove iniziative, è sempre la storia dell’arte il filone artistico che ispira la neo rassegna di eventi “L’arte sul palcoscenico”, dedicata ai 500enari dalla morte di Leonardo da Vinci (6 dicembre 2019) con il critico milanese Stefano Zuffi e di Raffaello Sanzio (16 febbraio), con la romana Roberta Bernabei.
Ricco ed interessante anche il ventaglio di proposte di Teatro didattico per le Scuole. Sei gli spettacoli indirizzati ai più piccoli, da ” Il segreto di Oz”dell’associazione culturale Mecenatia a “Segni di mani femminili”, sul tema dell’integrazione attraverso la storia della presenza degli ebrei in Sicilia, una produzione del Banned Theatre per la regia di Ferrrante/De Grandi. Quest’anno il cartellone per le scuole si arricchisce anche di tre spettacoli destinati agli alunni dei Licei, “Penelope, l’Odissea è fimmina” di Luana Rondinelli, “Io Caravaggio” e “Galileo e la luna” entrambi di e con Cesare Capitani.