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Comune di Sciacca

Le associazioni, i comitati e gli esponenti politici uniti per l’Antiquarium del Monte Kronio: “La sua chiusura l’ennesimo schiaffo per Sciacca”

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Le associazioni, i comitati e gli esponenti politici sono uniti contro la chiusura dell’Antiquarium del Monte Kronio. Sono tanti gli interventi da parte di chi non si rassegna al fatto che, a partire dal prossimo anno, quest’altro importante bene di Sciacca sia destinato a sprofondare nell’oblio.

Sulla vicenda, dopo gli interventi di Italia Nostra e del M5S, si è pronunciato anche Silvio Caracappa di Forza Italia: “E’ alquanto paradossale – afferma Caracappa – che il presidente Musumeci rimasto solo pochi minuti in visita a Sciacca, possa aver deciso di chiudere l’antico antiquarium del Monte Kronio. Non capisco da dove e da cosa sia scaturita questa decisione così drastica ed improvvisa. Personalmente, stamattina, ho ritenuto opportuno informare i riferimenti all’Ars di Forza Italia ed anche il presidente Miccichè. Sono amareggiato – continua Caracappa – per non aver ricevuto comunicazione alcuna rispetto alla venuta a Sciacca del presidente Musumeci. Sciacca non merita un altro schiaffo così grave, per cui mi auguro che la decisione del presidente Musumeci sia stata solo affrettata”. Ancora sulla vicenda è intervenuto anche Nino Porrello, addetto stampa del Comitato Civico Patrimonio Termale: “Questo Comitato Civico comunica che ha deciso di farsi promotore di una petizione civica a livello cittadino per dire NO alla chiusura del museo o trasferimento in altro luogo. A parere del nostro Comitato si tratta dell’ennesima beffa e violazione del sacrosanto diritto della nostra città alla valorizzazione del proprio patrimonio termale e delle sue ricchezze storiche ed archeologiche”. “Non contenti della chiusura delle Terme, del Teatro, del Ponte Cansalamone, del Museo del Mare, ora dobbiamo anche abituarci all’idea della chiusura dell’Antiquarium del Monte Kronio – polemizzano i rappresentanti dell’associazione L’AltraSciacca – . Lanciamo un appello a tutte le forze sociali e culturali di questa città: facciamo sentire l’indignazione della nostra comunità al governo regionale, non c’è più tempo per la rassegnazione, diventiamo parte attiva. Noi de L’AltraSciacca lo faremo e non ci tireremo mai indietro, ma una sola voce non basta”.

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