Riformata in appello la sentenza di primo grado e assolti due riberesi, madre e figlio, dall’accusa di furto di acqua. Il figlio era stato condannato in primo grado a un anno e 9 mesi di reclusione e la madre a un anno. La terza sezione della Corte di Appello di Palermo, accogliendo le richieste degli avvocati Giovanni Forte e Giuseppe Tramuta, ha assolto per non avere commesso il fatto Leonardo Sedita, di 54 anni, e Carmela Rizzo, di 74, che erano accusati di avere realizzato un allaccio abusivo per rifornire di acqua la loro abitazione non pagando le relative somme al gestore idrico.
In un altro processo, dinanzi al giudice monocratico del Tribunale di Sciacca, è stata assolta perché il fatto non sussiste Francesca Pasciuta, di 53 anni, di Ribera, che era accusata di avere manomesso il tappo rosso posto sull’utenza idrica dai tecnici di Girgenti Acque, realizzando un allaccio diretto ed abusivo alla rete idrica con un tubo flessibile. La difesa della donna, rappresentata dall’avvocato Lucia Borsellino, ha sostenuto l’estraneità di Francesca Pasciuta all’accusa nei suoi confronti e il giudice ha emesso sentenza di assoluzione.