“L’emergenza Covid-19 ha fatto emergere nel peggiore dei modi la carenza di infermieri”. Lo afferma Salvatore Occhipinti, presidente dell’Ordine Professionale di Agrigento.
“Il coordinamento degli Ordini delle Professioni Infermieristiche regione Sicilia da anni segnala che la carenza di infermieri, stimata in 9.750 unità (elaborazione centro studi FNOPI su conto annuale -ragioneria generale dello Stato – Ministero dell’economia) avrebbe portato la sanità al collasso – aggiunge Occhipinti – e che sarebbe stato difficile durante ilo periodo estivo garantire cure sicure ai cittadini. L’Opi di Agrigento il 10 e 11 maggio del 2019 ha organizzato un congresso che ha coinvolto circa 650 partecipanti tra professionisti sanitari, associazioni e Cittadinanza attiva, sull’evoluzione del sistema 118, le maxi emergenze ed il rischio NBCR in Sicilia. L’iniziativa dell’OPI di Agrigento ha consentito di fare conoscere il funzionamento della macchina dei soccorsi evidenziando i diversi ruoli e comportamenti in un probabile scenario dove è importante che ci sia una adeguata preparazione del personale sanitario”.
Per Occhipinti “un plauso va fatto a tutti gli infermieri che operano nel nostro territorio, con stipendi tra l’altro non adeguati alle competenze espresse, sia come dipendenti di sanità pubblica e privata che come liberi professionisti, che a causa della gravissima carenza di personale (infermieristico e di supporto), affrontano questa situazione critica con professionalità effettuando turni di servizio massacranti e senza nessun sostegno psicologico. L’evoluzione continua dei bisogni di salute della popolazione richiedono al sistema salute, infermieri adeguatamente formati, capaci di effettuare scelte assistenziali orientate ad un’assistenza appropriata e priva di rischi”
Secondo il presidente Occhipinti “in futuro si dovrà tenere conto che il personale infermieristico rappresenta una variabile determinante del sistema produttivo in sanità e pertanto, le misure di contenimento della spesa sanitaria, a garanzia della sicurezza delle cure, non dovrebbero più prevedere tagli per il personale infermieristico, ma un adeguamento delle attuali carenti dotazioni organiche”.
Conclude, a proposito dell’emergenza sanitaria di questi giorni, sottolineando che “ci ha colto di sorpresa, nella storia della Repubblica non si ricordaci siano state situazioni analoghe, ma la reazione è stata pronta e decisa. E’ importante seguire le indicazioni emanate dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri attuando tutte le misure necessarie per il contenimento del contagio, per questi motivi bisogna che gli operatori sanitari abbiano i DPI necessari per lavorare in sicurezza”.