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Bovo Marina (Montallegro): stagione salva per due stabilimenti balneari che la Soprintendenza aveva deciso di demolire

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Il TAR di Palermo ha accolto l’istanza di sospensiva del provvedimento di demolizione di due stabilimenti balneari situati a Bovo Marina (Montallegro). Secondo la Soprintendenza ai Beni culturali ed ambientali di Agrigento gli impianti erano privi di una valida autorizzazione paesaggistica, emettendo così un’ordinanza per il ripristino dei luoghi, ai sensi del Codice dei Beni Culturali. Nei confronti di questi stabilimenti l’associazione “Mare Amico” aveva presentato un esposto, chiedendo se le concessioni demaniali rilasciate all’interno della spiaggia di Bovo Marina fossero in possesso di tutte le autorizzazioni necessarie. Le proprietarie degli stabilimenti hanno deciso di contestare il provvedimento, presentando ricorso alla Giustizia Amministrativa per il tramite degli avvocati amministrativisti Gigi Rubino, Vincenzo Airò e Calogero Marino per l’annullamento, previa sospensione, dell’ordinanza di rimessione in pristino. I legali nel ricorso hanno censurato il provvedimento sotto il profilo dell’eccesso di potere, per violazione della circolare assessoriale secondo cui nel caso di opere da realizzare su luoghi demaniali l’autorizzazione rilasciata dalla Soprintendente avrà validità pari alla durata della concessione demaniale, nonchè per violazione della legge regionale inerente la formazione del “silenzio assenso”, atteso che le ditte avevano ritualmente richiesto comunque il rinnovo dell’autorizzazione paesaggistica, e la Soprintendenza era rimasta silente, consentendo così la formazione del silenzio assenso sulle istanze inoltrate. Il TAR, ritenendo sussistente il pericolo nel ritardo, essendo imminente l’avvio della stagione balneare, e ritenendo fondate le censure formulate dagli avvocati Rubino, Airò e Marino,  ha accolto la richiesta cautelare di sospensione dell’esecuzione del provvedimento impugnato, condannando anche la Soprintendenza al pagamento delle spese giudiziali.  Pertanto, per effetto del provvedimento cautelare reso dal TAR Sicilia,gli stabilimenti balneari resteranno aperti nell’imminente stagione balneare mentre la Soprintendenza pagherà le spese giudiziali.

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