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Comune di Sciacca

Coronavirus, Marinello e Mangiacavallo del M5S: “Le notizie saranno rassicuranti se tutti collaboriamo facendo la nostra parte, restiamo a casa”

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Sulla nomina di Alberto Firenze, in qualità di commissario ad acta per la gestione dell’emergenza Coronavirus per gli ospedali di Sciacca e Ribera da parte dell’assessore regionale alla Sanità, Ruggero Razza, sono intervenuti, oggi, il senatore Rino Marinello e il deputato regionale Matteo Mangiacavallo del M5S.

“I cittadini stanno facendo e devono continuare a fare la loro parte stando a casa e non uscendo, se non per ragioni davvero improcrastinabili, fino a quando non sarà terminata questa esigenza”. Lo affermano i due parlamentari saccensi Rino Marinello e Matteo Mangiacavallo del M5S. “È il momento di non mollare – aggiungono – e di tenere alta la guardia. Adesso ci auguriamo un cambio di passo anche nella gestione dell’ospedale di Sciacca che sia di conforto per gli operatori sanitari e per i nostri concittadini. È il momento di stare uniti, di evitare polemiche, inutili passerelle e strumentalizzazioni politiche”.

“Siamo costantemente in contatto e in stretta collaborazione coi vertici dell’ASP di Agrigento – dichiara Matteo Mangiacavallo – e stiamo seguendo il lavoro portato avanti in questi giorni. Oggi sentiremo il commissario neo insediato al quale abbiamo voluto inviare una nota sia per augurargli un proficuo lavoro sia per inoltrargli una serie di richieste. Abbiamo fatto nostre anche quelle degli operatori sanitari dell’ospedale di Sciacca, da giorni in trincea per fronteggiare il problema e senza una guida sicura, almeno da quanto emergerebbe dalle motivazioni che hanno spinto l’assessore Razza a nominare il commissario”.

Per far luce sulle iniziative messe in atto dalla direzione sanitaria dell’ospedale di Sciacca, i parlamentari del M5S hanno richiesto copia degli atti prodotti dall’inizio dell’emergenza ai giorni d’oggi.

“Con la nota che oggi è stata inviata al commissario Firenze abbiamo chiesto, tra l’altro, se non ritiene opportuno convocare i direttori delle unità operative per stabilire l’applicazione di protocolli comuni per fronteggiare la diffusione del virus all’interno del presidio, – continua Mangiacavallo –  di individuare percorsi intraospedalieri precisi per pazienti sospetti o per COVID conclamato, prevedere l’esecuzione di tamponi, anche ripetuti, per tutto il personale ospedaliero, prevedere corsi di formazione rapida per l’assistenza e il supporto respiratorio ai pazienti COVID”.

Il senatore e il deputato Cinquestelle chiedono, inoltre, di sapere se, di concerto con la direzione dell’ASP, sarà pianificato un programma di turnazioni e/o ridistribuzione del personale sanitario di altri presidi ospedalieri per l’assistenza ai pazienti COVID, se è prevista la distribuzione prioritaria di DIP, maschere FFP3, calzari, guanti che oggi a Sciacca risultano carenti, e se, e quale, presidio ospedaliero in provincia, con quali strumentazioni e con quanti posti letto, sarà convertito in P.O. COVID. A tal proposito in questi giorni si discute l’ipotesi di convertire il nosocomio di Ribera in ospedale COVID.

“Da servizi di organi di stampa, è emersa la proposta di destinare i locali dell’ospedale di Ribera, a struttura dedicata all’emergenza COVID-19. – dichiara il senatore Rino Marinello – Devo rilevare però, con grande allarme, la totale incompatibilità di tale ipotesi con la presenza attuale nella struttura di Ribera, dell’U.O. di Riabilitazione della Maugeri che ospita 30 posti letto. Tale servizio gestito dall’Istituto Maugeri, prevede infatti ogni giorno la gestione di decine di soggetti in condizioni di estrema fragilità”.

“È quindi facilmente comprensibile – conclude Marinello – come la eventuale contemporanea presenza nella medesima struttura di pazienti affetti da COVID-19 potrebbe causare un gravissimo rischio di contagio per gli utenti in riabilitazione. Si suggerisce così il trasferimento di tutti i suddetti utenti presso l’ospedale di Sciacca, struttura che già ospita un centro di riabilitazione sempre gestito dallo stesso Istituto Maugeri. Adottando questa misura si potrebbe destinare l’intero ospedale di Ribera all’emergenza Covid-19, evitando così ulteriori e possibili gravi rischi di contagio”.

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