Erano stati gli stessi pubblici ministeri di Palermo a chiedere per tutti l’archiviazione al termine di una delle indagini che aveva suscitato tanto clamore, quella cosiddetta delle spese pazze all’Ars che aveva coinvolto molti deputati regionali della precedente legislatura.
Non ci sarebbero i presupposti del dolo per configurare il reato così il giudice per le indagini preliminari, ha archiviato la posizione di 45 deputati. Alcune spese con le finalità pubbliche non hanno una coerenza è immediata, ma ci sono i presupposti per ritenerle giustificate con esigenze istituzionali e di rappresentanza.
Mentre un filone delle indagini, quella che riguardava gli ex capigruppo, è già sfociata in un processo. Tra i 45 deputati indagati vi erano anche il saccense Vincenzo Marinello, ex parlamentare Ars e oggi consigliere comunale uscente e l’attuale deputato del Pd Giovanni Panepinto, già sindaco di Bivona
Insieme a Marinello e Giovanni Panepinto, richieste l’archiviazione anche per Giovanni Ardizzone, Roberto Ammatuna, Pino Apprendi, Giovanni Barbagallo, Marcello Bartolotta, Vincenzo Barbaro, Francesco Cascio, Giuseppe Cipriani, Salvatore Coppolino, Antonello Cracolici, Roberto De Benedictis, Antonino Di Guardo, Gregorio Diliberto, Cinzia Di Pasquale, Giuseppe Di Giacomo, Anna Drago, Fausto Fagone, Davide Faraone, Giuseppe Federico, Massimo Ferrara, Giuseppe Galvagno, Luigi Gentile, Baldassare Gucciardi, Sergio Iraci, Giuseppe Laccoto, Raffaele Lombardo, Giuseppe Lupo, Elena Mancuso, Ignazio Marinese, Bernardo Mattarella, Vito Messana, Margherita Messina, Riccardo Minardo, Camillo Oddo, Vincenzo Oliva, Salvino Pantuso, Raimondo Sciascia, Giuseppe Spampinato, Calogero Speziale, Giuseppe Sulsenti, Salvatore Termine, Gaspare Vitrano.