Domani, 9 agosto, al tramonto, nello splendido contesto di Monte Adranone, a Sambuca di Sicilia, andranno in scena “Shakespeare e Ipazia”. Due spettacoli in sequenza con protagonisti Antonio Salines e Francesca Bianco.
La bellezza di Monte Adranone, l’insediamento greco punico tra l’VIII e il III secolo a.C. che si erge a quasi mille metri d’altezza sulla vale del Belìce, farà da sfondo, domani, ai due spettacoli che vedranno protagonisti Salines e Bianco. Quest’anno il teatro comunale L’Idea, di Sambuca di Sicilia, che organizza la Rassegna Lucciole e Silenzio insieme all’amministrazione comunale, ha deciso di proporre due serate evento. La prima si svolgerà, appunto, domani 9 agosto alle 19, con due spettacoli in sequenza. Prima saranno i personaggi di Shakespeare che prenderanno vita in scena con “Cattivi e Cattivissimi” di Luigi Lunari, protagonista Antonio Salines, vincitore nel 2019 del Premio Le Maschere del Teatro Italiano, poi sarà la volta del “Sogno di Ipazia”, lo spettacolo scritto da Massimo Vincenzi interpretato da Francesca Bianco e diretto da Carlo Emilio Lerici. La Rassegna si chiuderà martedì 18 agosto con la prima nazionale de “La figlia di Iorio”, prodotto dal Teatro stabile d’Abruzzo con Vincenzo Pirrotta protagonista.
Antonio Salines è particolarmente bravo nel passare da un personaggio all’altro,recitando in maniera essenziale e incisiva. Tanti ritratti rivisti con l’occhio moderno di Luigi Lunari, scomparso un anno fa.
Subito dopo andrà in scena “Il sogno di Ipazia”. Lo spettacolo ripercorre la storia di Ipazia, filosofa astronoma e matematica pagana vissuta ad Alessandria d’Egitto a cavallo tra 300 e 400, donna-simbolo per generazioni di donne, amatissima dal pensiero femminista non solo per essere stata una delle migliori eredi del platonismo, scienziata di argute invenzioni, ma soprattutto per aver incarnato libertà e autonomia di pensiero. Proprio per questo fu perseguitata e uccisa dai cristiani diventando una figura simbolo della lotta per l’emancipazione femminile. Ipazia è interpretata da Francesca Bianco, da oltre trent’anni protagonista sulle scene italiane. Fuori campo, ad interpretare il pensiero politico dell’autorità religiosa, è la voce di Stefano Molinari, conosciuto per le sue partecipazioni nelle principali fiction televisive. Le musiche sono state create da Francesco Verdinelli, le videografie sono di Giulia Amato.
