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Sequestro diciotto pescatori mazaresi, oggi sindaco e familiari a Roma per chiedere impegno

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Oggi il sindaco di Mazara del Vallo e le famiglie dei diciotto pescatori mazaresi sequestrati lo scorso primo settembre in Libia, sono davanti Montecitorio per sollecitare una soluzione.

“Nonostante, le rassicuranti notizie provenienti dalla Farnesina – ha detto il sindaco Tranchida nell’esprimere solidarietà al collega di Mazara – nessun raggio di sole pare alzarsi all’orizzonte. Il sindaco Quinci oggi non sarà da solo a Roma con i suoi concittadini, davanti Montecitorio, insieme alle famiglie dei pescatori. Facciamo sentire la vicinanza dei Comuni porto di mare, delle nostre famiglie di pescatori, dei cittadini trapanesi siciliani italiani ed europei, uniti nel dire basta ad una vicenda di barbarie che non può essere relegata in capo al dolore delle sole vittime e familiari. L’Anci Sicilia e quella di Roma facciano proprio l’appello che proviene dalla più grande marineria peschereccia d’Italia”.

“Abbiamo seguito con umana e solidale speranza oltre che in silenzioso rispetto per l’azione d’intelligence del governo, seppur a distanza, la vicenda del prolungato sequestro dei pescatori mazaresi. Oggi pubblicamente e simbolicamente diciamo basta e invitiamo tutte le Città e le comunità dei pescatori italiani a non abbassare l’attenzione sulla grave vicenda e auspichiamo la medesima determinazione che il Governo ha avuto per liberare gli ostaggi in Niger”, ha proseguito Tranchida”.

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