Successo a Sciacca e Sambuca per “Le vie dei Tesori” il festival che, da metà settembre ai primi di novembre, ha registrato più di 120 mila presenze in quindici tra città e borghi dell’isola e una ricaduta sul territorio di oltre 2 milioni e 330 mila euro. Sono stati 2316 i visitatori a Sciacca e 1641 a Sambuca di Sicilia.
Sciacca ha aperto i suoi laboratori artigiani in occasione del festival “Le vie dei Tesori” e il pubblico ha amato il panorama dall’alto della Chiesa del Carmine e dalla torre campanaria della chiesa di San Michele, oltre ai giardini segreti di Palazzo Lazzarini. Un successo quello che la città termale ha registrato, sia in termini di visitatori che di introiti. “La cultura è il più bel biglietto da visita della nostra terra e in questi tempi difficili in cui molte certezze sono in discussione, ammiro il coraggio e la tenacia del festival che ha deciso di andare avanti, nonostante le restrizioni, per realizzare un programma di grande qualità.” E’ quanto ha affermato l’assessore regionale ai Beni culturali Alberto Samonà, in merito al successo che il festival “Le vie dei Tesori” ha avuto nell’isola. Nell’agrigentino, dunque, sono state Sciacca e Sambuca le città più visitate e che hanno registrato anche degli ottimi guadagni. In particolare Sciacca ha visto una presenza di 2316 visitatori chiudendo con 44.780 euro mentre a Sambuca i visitatori sono stati 1641 con un guadagno di 31.734 euro e, infine, Naro che ha registrato 540 visitatori in un solo weekend incassando 10.442 euro. Indubbiamente Sciacca, con il suo prezioso patrimonio artistico e culturale non poteva non abbagliare i numerosi visitatori che hanno potuto ammirare le incantevoli bellezze del suo territorio e dei suoi scorci mozzafiato. Nonostante la pandemia di Covid abbia messo in ginocchio il mondo intero, il festival ha comunque saputo attrarre tanti turisti e si spera che una volta finito quest’incubo i numeri e le aspettative, in tal senso, possano raddoppiare, se non triplicare.