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“Apertura immediata dei centri estetici, Tuttolomondo di CNA Benessere e Salute di Agrigento: “Così facendo si incrementa il lavoro nero”

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CNA Benessere e Salute della provincia di Agrigento chiede con forza alle Istituzioni politiche del Paese di rivedere la decisione con la quale si obbligano i Centri di estetica a non potere esercitare nella zona rossa. “L’emergenza sanitaria – afferma la presidente provinciale del comparto, Roberta Tuttolomondo – va combattuta con restrizioni che siano adottate in modo equo ed intelligente.

“E’ inaccettabile la penalizzazione dei servizi di estetica che operano nelle zone rosse. Vanno immediatamente riaperti. Alla luce del nuovo decreto del 14 gennaio 2021, questa esclusione è ingiustificata, anche perché il decreto esprime chiaramente che rimangono aperte le attività di “servizio alla persona”, ma subito dopo cita la chiusura dei centri di estetica! Per chi non lo sapesse – sottolinea la presidente provinciale di CNA Benessere e Salute Roberta Tuttolomondo – i parrucchieri e le estetiste, i primi aperti e le seconde chiuse, appartengono alla stessa categoria: “Servizi alla persona”. Ciascuna azienda di estetica ha affrontato esose spese che potessero efficientare i già applicati standard di protezione e sicurezza del personale e dei clienti stessi. Finora, infatti, queste imprese hanno sempre rispettato i protocolli di contenimento fissati dalle autorità pubbliche. Anzi, in moltissimi casi le misure di sicurezza adottate sono più stringenti e rigorose rispetto a quanto prevede la normativa. Vogliamo ricordare che a differenza di molte attività, laddove gli ambienti sono sempre pieni di gente in barba alle regole di distanziamento sociale, nei centri di estetica non solo si riceve per appuntamento ma i trattamenti vengono eseguiti in cabine singole puntualmente sanificate, garantendo al cliente un’assoluta sicurezza durante i servizi erogati. È dunque assolutamente discriminante e ingiusta la scelta di penalizzare questo settore. Inoltre il Governo – continua Tuttolomondo – non ha compreso che così facendo alimenta in modo selvaggio il già incancrenito lavoro nero. Molte clienti, abituate ad usufruire dei nostri servizi si vedranno costrette a ricorrere al servizio di coloro i quali non potranno nella maniera più assoluta rispettare tutti i canoni di sterilizzazione e sanificazione degli strumenti stessi. CNA Benessere e Sanità Sicilia e il comparto di Agrigento, come già ribadito nei mesi scorsi dalla Confederazione a livello Nazionale – conclude Roberta Tuttolomondo – chiede l’immediato reinserimento dell’attività di estetista tra quelle consentite anche nelle zone rosse.”

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