Rimane vivo a Ribera nel giorno della memoria il ricordo del bidello Calogero Sparacino, nato a Ribera il 13 febbraio 1920 e scomparso nel gennaio 2006 nella sua città natale, ricordato per la drammatica esperienza di uomini e donne di tutte le età, anziani e anziane, bambini e bambine innocenti mandate a morire nei campi di concentramento nazisti. Sparacino, che con la liberazione era rinato a nuova vita, nell’ottobre ‘43 venne catturato in Albania insieme a migliaia di altri suoi commilitoni e si ritrovò nel giro di pochi giorni nella condizione di dover sopravvivere in uno dei lager destinati ai prigionieri militari. Successivamente è stato internato per due lunghissimi anni nel campo di Dora-Mittelbau.
Questa sua drammatica esperienza è stata raccontata nel libro “Diario di prigionia”, edito nel 1984 dall’editore La Pietra di Milano. Nel suo “Diario” Sparacino ha fissato per sempre le circostanze e le immagini che lo hanno accompagnato durante l’intero periodo di sopravvivenza da deportato in una terra ostile, gelida e totalmente straniera, auspicando che che quanto vissuto da lui e dagli altri condannati a morire nei lager non si ripeta più.
A Ribera il giorno della Memoria nel ricordo del sopravvissuto Calogero Sparacino
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