Pietro Civello, di 63 anni, di Gibellina, e Vito Sansone, di 43, di Menfi, accusati di atti sessuali con una minore di 14 anni, sono stati condannati dal Tribunale di Sciacca. Otto anni e 6 mesi di reclusione a Civello e 5 anni e 6 mesi a Sansone.
La sentenza è stata emessa dopo una lunga camera di consiglio dai giudici del Tribunale di Sciacca. I pubblici ministeri Sergio Mistritta e Ferdinando Lo Cascio avevano chiesto 15 anni di reclusione per Civello e 11 anni per Sansone. Le difese, con gli avvocati Antonino Vallone per Civello e Giacomo Frazzitta per Sanzone, l’assoluzione.
La madre della ragazzina l’avrebbe accompagnata nei luoghi dove si consumavano gli incontri per somme che, secondo le indagini svolte dai carabinieri, andavano dai 30 ai 200 euro. La madre è stata giudicata e condannata in abbreviato a 8 anni di reclusione, pene inferiori per altri imputati, sempre in abbreviato, ed a breve per loro inizierà il processo d’appello.
Per Civello e Sansone ha deciso il collegio presieduto dal giudice Renato Zichittella, a latere Francesca Cerrone e Paolo Gabriele Bono. I giudici hanno disposto il risarcimento alla persona offesa, rappresentata dal curatore speciale, con una provvisionale di 20 mila euro. Rigettata la richiesta di risarcimento dell’associazione Gens Nova.
