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Comune di Sciacca

Processo Lorefice, per la Corte Europea in appello andavano sentiti i testimoni e si profila una revisione

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Si profila una revisione del processo nella vicenda giudiziaria per la quale c’è stata una condanna, definitiva, dell’architetto Giorgio Lorefice, di 57 anni, di Sciacca, accusato di estorsione nei confronti dell’ex ingegnere capo del Comune di Sciacca, Giuseppe Di Giovanna. E’ intervenuta la Corte Europea in particolare su un aspetto del processo d’appello, la decisione di non riaprire l’istruzione dibattimentale per procedere a una nuova audizione dei testimoni. Lorefice era stato assolto in primo grado e condannato in appello a 8 anni e 6 mesi di reclusione, pena che sta ancora scontando. “Agli occhi della Corte Europea – affermano i legali di Lorefice, gli avvocati Roberto Tricoli e Luigi Miceli Tagliavia  – un tale esame implica una decisione su dei fatti decisivi per la determinazione della colpa dell’imputato. Pur tuttavia, la Corte Europea nota che per pervenire a queste conclusioni la Corte di Appello non ha proceduto a una nuova audizione, limitandosi a riesaminare le dichiarazioni trascritte nei verbali”. Il processo  riguardava un atto intimidatorio subito da Di Giovanna. Secondo l’accusa,  Di Giovanna avrebbe pagato 200 milioni delle vecchie lire essendo stato indotto a ritenere di essere un personaggio scomodo per “Cosa Nostra”, che, invece, con quella vicenda non avrebbe avuto nulla a che fare. I legali di Lorefice hanno annunciato che chiederanno l’immediata scarcerazione del loro assistito.   Dinanzi la Corte Europea per la difesa di Lorefice è intervenuto l’avvocato Nicolò Paoletti. La Corte Europea ha condannato l’Italia a versare a Lorefice 6.500 euro per danni morali.

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