Questa volta la diffamazione non sarebbe avvenuta durante un comizio o una seduta del consiglio comunale, ma in un’aula del Tribunale di Sciacca. Pippo Turco, il 10 maggio del 2016, nel corso del suo esame, in aula, in un altro procedimento, avrebbe reso dichiarazioni che hanno indotto Vito Bono a querelarlo e adesso la Procura della Repubblica ha disposto nei suoi confronti la citazione a giudizio. Tra i due ex sindaci di Sciacca la “guerra” sembra non finire mai. Questa volta le dichiarazioni di Turco riguardavano questioni legate al servizio idrico e, segnatamente, a una condotta di Bono. Turco, durante quell’esame, in aula, avrebbe detto che Bono dopo la sua elezione avrebbe posto in essere iniziative che avrebbero determinato una penalizzazione per la città, lasciando intendere che questo avrebbe favorito la nomina di un suo parente all’Ato idrico. “Affermazioni totalmente destituite di ogni fondamento – afferma il legale di Vito Bono, l’avvocato Enrico Di Benedetto – e quanto dichiarato può essere facilmente confutato leggendo delibere dell’Ato”.
Nuova querela di Vito Bono e altro processo per diffamazione a carico di Pippo Turco
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