Si potrebbe dare come sempre la colpa al sistema di raccolta, al servizio inefficiente, ai ritardi dei pagamenti, alla discarica chiusa e sebbene le notizie che sono arrivate nelle ultime ore sono rassicuranti: domani la raccolta tornerà normale così come il conferimento nella discarica Catanzaro che a causa di una serie di ritardi nei pagamenti aveva negato l’accesso ai mezzi della Sea-Bono che lì vi trasportano la frazione umida, non si può andare a dormire senza riflettere su come la città si è ritrovata con un solo giorno di mancata raccolta.
Ci si può e ci si deve lamentare per il cassonetto stracolmo di pattume non svuotato da chi è pagato per farlo, ma di fronte al sacchetto di rifiuti lasciato in bellavista in una piazza, agli angoli di strade nel centro storico della città, per quello bisogna per forza indignarsi e magari aspettarsi anche che chi proposto, agisse di conseguenza. E se il passaggio quotidiano dei netturbini prima che la città si svegli del tutto, cancella volta per volta il gesto di chi ripone lì noncurante il pattume, giornate come questa ci svelano quanto si può essere barbari e disprezzare ciò che ci appartiene.
Oggi a Sciacca si è visto il troppo che storpia, la bruttura più totale e il menefreghismo estremo di chi pretende ordine e pulizia dopo aver riposto la polvere sotto il tappeto.
(Si ringrazia “Le foto di Sciacca” per la concessione dei filmati)
