19.3 C
Comune di Sciacca

Problema lavoro, il segretario Cgil Franco Zammuto: ” Nessuno se ne occupa”

Pubblicato:

“Mai nessuno dei nostri politici si è occupato del lavoro come problema che va studiato e programmato sulle effettive prospettive del territorio da cui partire per realizzare il risultato di crearne”. Lo scrive il segretario della Camera del Lavoro, Franco Zammuto.
“Questa Camera del Lavoro – aggiungono – da 12 anni prova a porre il problema, senza mai essere riuscita, certamente anche per colpa nostra, a fare comprendere che il lavoro non si crea con il posto clientelare, quello pubblico, o aspettando i cicli economici favorevoli, ma creando nei territori economie e attività d’impresa con quanto, in primis, il territorio produce come materie prime.
Il benessere di Sciacca potrebbe essere fondato sulla sua storia. Città marinara, dedita anche al commercio alle attività di trasformazione e anche capace di crearvi attorno una discreta capacità industriale. Pensiamo alla produzione dell’ittico conserviero che, dicono, raggiunse il 60% della produzione nazionale, con un indotto che occupava 5000 unità lavorative. Avevamo due grandi fabbriche di pasta, a parte i tanti mulini, segherie di marmo, cave, industrie di laterizi, oleifici, tre cantine di grosse proporzioni, due fabbriche di mobili e, addirittura una fabbrica di abbigliamento. Ma non è finita qui, avevamo, abbiamo, tre gioielli, quasi unici che difficilmente trovano riscontro contemporaneamente in altre città: corallo, ceramica, terme con acque pregiate e stufe curative uniche in Europa, se non al mondo.
Questa Camera del Lavoro è consapevole che molte delle attività dell’indotto perse nessuna protezione o programmazione avrebbe potuto impedirla. I tempi e le tecnologie, infatti, sono cambiate. Pensiamo all’indotto dell’ittico conserviero che produceva in loco tutto, come le latte, le cassette, i cartoni e quant’altro. Nemmeno i pastifici o le fabbriche di mobili e abbigliamento potevano resistere al sistema delle grandi industrie. Ma qualche politico o le amministrazioni degli ultimi 50anni si sono occupati di questi problemi? E la famosa “vocazione turistica”, in una città che aveva all’interno 5 alberghi e tante stanze in famiglia, come mai si sono chiusi tutti gli alberghi? E’ vero che sono cresciuti i B&B che hanno sostituito le stanze in famiglia, ma in città non abbiamo più un solo albergo che rappresenta un’offerta turistica ben diversa dai B&B. Dobbiamo sempre rimanere eternamente a “vocazione turistica”? E le terme e le stufe di san Calogero?
Meno di una settimana fa, la categoria degli architetti provinciali ha emanato un comunicato lamentando la mancanza del finanziamento di un solo progetto del PNRR per la provincia di Agrigento. Lungi da noi la polemica, ci è consentito mostrare qualche perplessità sull’opportunità del comunicato a posteriori considerato che forse sarebbe stato opportuno lanciare l’allarme e, perché no, la protesta molto tempo prima?”
“Vorremmo – conclude Zammuto – come Camera del Lavoro ricordare che il Comitato per il patrimonio delle terme di Sciacca, almeno sei mesi prima lanciò l’allarme e addirittura nel loro piccolo, forse molto ingenuamente, e qualcuno li avrà anche considerati patetici, si attivarono a inviare proposte per finanziare almeno le terme strategiche siciliane, oltre che denunciare la mancanza di progetti del PNRR nella nostra provincia.
Tra un anno si vota per le amministrative della nostra città, e la parola lavoro tornerà a risuonare beffarda come un mantra. Nessuno, la Camera del Lavoro ne è convinta, riporterà nei propri programmi un progetto o uno studio di cosa si intende costruire per creare il lavoro che non c’è e soprattutto dell’elemento della giusta dignità del lavoro se pensiamo a quanti vivono con la miseria del nero e dei tanti, troppi, contratti farlocchi”.

Articoli correlati

Articoli Recenti