In occasione della cittadinanza onoraria conferita dal Comune di Burgio al Milite Ignoto, esce con il patrocinio dello stesso comune, il volume “Redenta ed Una. Caduti, reduci e decorati di Burgio” di Antonino Sala che racchiude tutti i caduti, i reduci e i decorati delle guerre italiane nati a Burgio, con la prefazione del professore Andrea Ungari, dell’Università degli Studi Guglielmo Marconi.
Oggi, 4 novembre, dopo un momento
commemorativo presso il monumento ai Caduti in piazza Nassirya, Il
libro sarà presentato presso la sala convegni dell’ex casello
ferroviario alle 17.30, e donato a tutte le famiglie dei caduti e a
coloro che vogliono onorare i propri concittadini morti per la
Patria.
“Questo è il modo che ritengo più adeguato, di
onorare ed allo stesso tempo di eternare – dice Antonino Sala – la
fulgida memoria di chi ha donato la propria vita per la Patria perché
divenisse finalmente “Redenta ed Una per il valore dei suoi
soldati”, senza dimenticare il dolore delle famiglie che
perdettero un proprio caro e che furono così duramente colpite dalla
tragedia della guerra”.
“Il 2021 si configura come un anno di
ricorrenze – dice Andrea Ungari – strettamente legate agli eventi del
’15-’18, le celebrazioni intorno al Milite Ignoto rappresentarono
un momento di intensa partecipazione da parte dell’opinione
pubblica che in maniera assolutamente trasversale accorse al
passaggio del vagone ferroviario che trasportava il feretro del
Soldato ignoto.
Proprio per tale motivo, l’opera di Antonino Sala
è assolutamente meritoria. Innanzitutto, perché Sala contribuisce a
rendere omaggio ai caduti della sua città, Burgio, che diedero la
vita per la grandezza della Patria. In secondo luogo, perchè
ricostruisce i caduti di tutte le guerre italiane, non limitandosi
solamente alla Grande Guerra, ma partendo dall’avventura della
Guerra di Libia fino ad arrivare alle vicende della lotta
resistenziale, restituendo in maniera integrale la vicenda dei caduti
di Burgio ai suoi concittadini. Una rilettura che non si può che
apprezzare proprio perché inserisce le vicende di Burgio nella
grande storia nazionale.
Nello scorrere queste pagine – conclude
Ungari – immagino che molti abitanti di Burgio ritroveranno i nomi
dei propri antenati e un loro pensiero andrà a tutti coloro che in
tempi diversi sentirono l’amor patrio e per esso decisero di donare
la propria vita”.