Il sindaco di Santa Margherita Belice è stato, ieri, a Roma, in occasione della manifestazione dei sindaci siciliani organizzata dall’ANCI. Franco Valenti si è detto deluso e amareggiato, dopo l’incontro, e che niente è stato ottenuto per le misure a sostegno dei Comuni siciliani.
“Sono deluso e amareggiato. Scusatemi se esco fuori dal coro di questa Italia plaudente ed acclamante, sempre più omologata al pensiero unico, nella quale non è più possibile discutere, confrontarsi, criticare, dibattere e dove tutto deve essere accettato per dogma. Questa politica senza anima e senza coraggio non mi piace.” E’ quanto scrive il sindaco di Santa Margherita Belice, Franco Valenti, dopo la manifestazione dei sindaci siciliani organizzata, ieri, a Roma.
“Non mi piace – sottolinea Valenti – la politica gestita da tecnici e da burocrati, disancorata dai reali bisogni dei cittadini e lontana anni luce dalle esigenze dei territori.
Non mi piace l’attuale democrazia sospesa con un Parlamento di “nominati”, chiamato solo a ratificare le scelte fatte in altra sede.
Non mi piace la rappresentanza parlamentare siciliana che assiste inerme alla disfatta della Sicilia, preoccupata solo di non dispiacersi con chi deve continuare a garantirgli una nomina ad onorevole o senatore.
Non mi piace la politica che colloca innanzi ai contenuti e alla sostanza la forma e i cavilli.
Ieri sono stato a Roma alla manifestazione dei sindaci siciliani organizzata dall’ANCI, così come ad aprile sono stato presente alla manifestazione dei sindaci agrigentini per protestare contro un Recovery Plan ingiusto ed iniquo che affossa la Sicilia e cancella la provincia di Agrigento.
Il risultato di entrambe le manifestazioni ritengo possa racchiudersi nelle foto di gruppo con fascia tricolore.
Niente abbiamo ottenuto per la provincia di Agrigento ad aprile; niente abbiamo ottenuto ieri per le misure a sostegno dei Comuni siciliani.
Le solite paludate passerelle di deputati e dirigenti di partito.
Tutti in un estenuante e deprimente politichese disponibili a parole, ma nessuno in grado di battere i pugni e alzare la voce nelle sedi preposte per tutelare la Sicilia e i siciliani.
Sappiate cari deputati nazionali – conclude Valenti – che grazie alla vostra insipienza ed inconsistenza politica la Sicilia sta perdendo l’ultimo treno, l’ultima possibilità di sviluppo sociale ed economico.”